Una vita un po’ complicata quella di Marco Zitelli in arte Wrongonyou, un giovane che sta cavalcando l’onda della popolarità che può regalare una kermesse quale quella del Festival di Sanremo, ma che ha fatto i conti con molte occasioni perse e una serie di sliding doors che hanno spesso cambiato la direzione della sua vita. Ad alzare il velo su tutto quello che gli è successo è Selvaggia Lucarelli con un’intervista per Il Fatto Quotidiano, in cui raccoglie alcuni dei momenti no della vita del cantate che mette isieme una serie di problemi a cominciare dalla “rottura della caviglia” che non gli ha permesso di sfondare nel mondo del calcio, della “mancata laurea” per via dell’amore per la musica e poi anche una serie di “violenze subite” fino a quando, a 14 anni, non ha deciso di chiedere aiuto.
Wrongonyou, Marco Zitelli, a Sanremo 2021 si racconta in una speciale intervista tra passato e presente
In particolare, Marco Zitelli racconta: “Avevo i capelli ricci e lunghi, mi davano della femmina. Ero molto altro, troppo per alcuni di loro. Mio padre aveva aperto una pizzeria, mi davano del figlio del pizzaiolo con toni di dileggio. Sono stato bocciato due volte, i miei sono separati, a 14 anni ho chiesto aiuto”. A quanto pare fu proprio quello il momento in cui la madre decise di portarlo da uno specialista che lo ha aiutato a rompere un po’ gli schemi. Ma le sue rivelazioni non finiscono qui e nella stessa intervista parla anche del suo lockdown, momento in cui, chiuso in casa a fare musica, ha avuto anche il tempo di perdere 20 chili tornano in forma visto che è arrivato a pesare 120: “Mi sono guardato allo specchio e ho capito che mi mancava l’amor proprio”.