Yana Malayko/ La trappola e le ultime immagini: “L’ex compagno con un sacco azzurro”

- Giovanna Tedde

Yana Malayko uccisa, ma il corpo della 23enne non si trova: secondo la ricostruzione, l'ex compagno l'avrebbe attirata in trappola e poi sarebbe stato visto con un grosso "sacco azzurro"

Il padre di Yana Malayko (Foto: Ore 14) Il padre di Yana Malayko (Foto: Ore 14)

Emergono nuovi dettagli sul caso di Yana Malayko, la 23enne scomparsa giovedì scorso dopo il turno di lavoro in un bar di Castiglione delle Stiviere (Mantova) e non ancora ritrovata. Secondo gli inquirenti, la giovane sarebbe stata uccisa e ad agire potrebbe essere stato l’ex compagno, il 33enne di origine moldava Dumitru Stratan, arrestato con l’accusa di omicidio premeditato. Nell’auto dell’uomo sarebbero state repertate tracce di sangue e una piccola vanga, elementi ora al vaglio di chi indaga e a cui si sommerebbero dei particolari ritenuti degni di interesse investigativo.

Nelle ultime ore, infatti, sarebbe emersa l’ipotesi secondo cui Yana Malayko sarebbe stata attirata in una trappola dall’ex fidanzato che, la sera della sparizione, le avrebbe inviato messaggi sostenendo la necessità che si avvicinasse a casa sua perché il loro cane stava male. Yana Malayko avrebbe raggiunto l’abitazione intorno alla 1:30, come rilevato dalle immagini di una telecamera interna al condominio, ma non sarebbe stata ripresa in uscita dallo stabile. Qualche ora più tardi, ormai all’alba del 20 gennaio, l’indagato sarebbe uscito dalla palazzina trascinando un “grosso sacco azzurro” e, dopo averlo caricato in macchina, si sarebbe diretto verso le campagne a circa 2 chilometri da Castiglione delle Stiviere. Un’area in cui ora si concentrerebbero le ricerche per capire se è lì che potrebbe essere avvenuta la fase dell’occultamento del cadavere.

“L’ho uccisa come lei ha ucciso me”: le parole dell’ex compagno di Yana Malayko

L’ho uccisa come lei ha ucciso me“. Sarebbero queste, secondo quanto riportato da TgCom24,  le parole usate da Dumitru Stratan in una conversazione con la sorella che lo avrebbe denunciato alle forze dell’ordine poco dopo il delitto di Yana Malayko. La famiglia del 33enne gli avrebbe chiesto di dire la verità e ora l’uomo è in carcere con l’accusa di omicidio premeditato e occultamento di cadavere. Stando alle prime notizie trapelate sull’inchiesta, l’ipotesi di un piano per uccidere la 23enne si sarebbe fatta sempre più robusta: Stratan avrebbe agito dopo aver organizzato l’omicidio e la fase successiva per disfarsi del corpo dell’ex fidanzata.

Secondo quanto emerso e riportato da La vita in diretta, però, il ritrovamento di una piccola vanga nell’auto dell’indagato farebbe supporre che non abbia scavato una buca profonda per seppellire il cadavere nelle campagne intorno a Castiglione delle Stiviere. Non sarebbe escluso, infatti, che possa averlo semplicemente coperto con della terra e questo potrebbe consentire una più facile individuazione in sede di ricerche. Al momento, nell’area battuta dagli inquirenti non vi sarebbero tracce di Yana Malayko. I genitori della giovane continuano a lanciare appelli affinché l’ex compagno dica dove si trova la figlia: “La mia vita è spezzata“, ha commentato il padre Oleksander Malayko ai microfoni di Ore 14.

 





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