Un matrimonio durato fra alti e bassi, separazioni e riunioni, una decina di anni, quello fra John Lennon e Yoko Ono, poi una vedovanza che dura da 40 anni, quella della moglie giapponese. Il marito strappatole via da un pazzo sanguinario, che lo uccise sulla porta di casa, mentre rientrava. Lei, Yoko, però non si è mai chiusa nel silenzio nel suo dolore, anzi. Ha continuato sempre il suo impegno politico, ha sempre ricordato il marito in ogni occasione, si è sempre fatta vedere in pubblico. Adesso però la vecchiaia sta avendo la meglio: a 87 anni fatica anche a muoversi. Immagini molto tristi sulla sedia a rotelle la mostrano fragile, non esce quasi più dall’appartamento che condivideva con il Beatle, il Dakota Building a New York e lo sta vendendo a pezzi, quasi sentisse di essere vicina alla fine. L’appartamento dove i due nel loro stile oltraggioso e rivoluzionario si erano fatti fotografare nudi stretti insieme nel letto proprio il giorno in cui Lennon sarebbe stato ucciso.
LA SOLITUDINE NEL DAKOTA BUILDING
Con Yoko Ono ad assisterla una badante e il figlio Sean, che aveva circa 5 anni anni quando il padre fu ucciso. E’ un anno che non compare in pubblico, l’ultima volta fu nel gennaio del 2019 per partecipare su una sedia a rotelle a un corteo femminista. Già due anni prima era apparsa sulla seggiola per ritirare un premio e aveva detto parole che avevano commosso: “Vi ringrazio e ringrazio anche la mia malattia che non smette mai di insegnarmi”. Quale sia la malattia nessuno lo sa, gli intimi non lo rivelano. “E’ un po’ rallentata…”, scrive il New York Post. Questi ultimi anni di una donna odiata dai fan dei Beatles perché ritenuta di aver portato via Lennon dalla band, si stanno chiudendo con i suoi cari attorno: il figlio Sean che la porta anche in tour quando va a esibirsi, la figlia del primo matrimonio Kyoto, oggi 56 anni, che si era rimessa in contatto con lei solo dopo la morte di Lennon. L’ultimo compleanno in pubblico lo scorso febbraio, con i due figli, il direttore storico di Rolling Stone Jann Wenner, la cantante Cyndi Lauper e un’altra trentina di amici. Una figura che nel bene e nel male ha segnato gli ultimi 40 anni di storia della musica e non solo. Mancherà, e molto.