Pur restando cauto sul suo futuro politico, Luca Zaia si prepara a un possibile cambiamento normativo che gli permetta di candidarsi. I segnali per un terzo mandato sono positivi per il presidente della Regione Veneto, che, nell’intervista resa a Il Gazzettino, ha commentato l’apertura di Fratelli d’Italia, segnalando che essa nasce dal Festival delle Regioni, tenutosi nella sua regione, dove è stata approvata all’unanimità la Carta di Venezia: un documento con il quale si chiede al governo di rivedere il limite dei due mandati.
Infatti, Giovanni Donzelli di FdI ha dichiarato che non c’è alcuna chiusura ideologica, e dunque si può aprire un dibattito sulla modifica: «Se ne può discutere, e se ne può discutere anche prima delle elezioni di autunno», ha dichiarato l’esponente della Lega. D’altra parte, per cambiare la legge serve unità politica nel centrodestra, oltre che un passaggio in Parlamento. Del resto, non possono esserci regioni con regole diverse: serve uniformità nazionale sui mandati.
TERZO MANDATO, ZAIA RACCOGLIE I SEGNALI DI APERTURA
La partita si gioca, quindi, su due piani per il governatore leghista: uno politico, che chiama in causa la coalizione, che se compatta può presentarsi in Parlamento per togliere il blocco dei due mandati, e l’altro che coinvolge tutti. Comunque, per Zaia ci sono tecnicamente i tempi per un’approvazione della riforma prima delle elezioni, anche perché va codificata solo una riga della legge del 2004. Qualcosa di nuovo, comunque, c’è, e una riflessione sta nascendo per Zaia e le cose stanno cambiando rispetto a un anno e mezzo fa. D’altra parte, preferisce non sbilanciarsi troppo sul tema, raccogliendo però il segnale positivo.
DAL LEONE DI SAN MARCO ALL’AUTONOMIA E I REFERENDUM
Nell’intervista, Zaia ha parlato anche delle voci secondo cui il governo vorrebbe togliere il Leone di San Marco dai treni del Veneto: un’ipotesi a cui il governatore si oppone con forza, ricordando che è stato lui a volere quel simbolo e che i treni sono stati pagati dalla Regione. Ha inoltre segnalato che non gli risulta che vi sia una questione di tale genere. Dunque, promette battaglia nel caso in cui ci fosse un tentativo di rimuoverlo, anche perché la brandizzazione con il Leone non è una concessione statale, ma una decisione regionale.
In riferimento all’autonomia, su cui ha scritto un libro, Zaia ha fatto sapere che non è in discussione: arriverà, e infatti ci sono già bozze di accordo, ad esempio sulla Protezione civile. Infine, sui referendum ha annunciato che non andrà a votare, ma non ha voluto fornire indicazioni, preferendo esprimere una posizione personale: non condivide i quesiti e ricorda che chi li propone è lo stesso che in passato voleva boicottare il referendum sull’autonomia del Veneto.