Zambrotta gambe storte, l’osteotomia per sistemarle
In questi giorni un ex campione del calcio italiano si è raccontato ripercorrendo i suoi successi da calciatore, la vita e le difficoltà affrontate ora che ha smesso, si tratta di Gianluca Zambrotta, uno dei terzini più forti della storia della Nazionale azzurra che ha vestito le maglie prestigiose di Juventus, Barcellona e Milan oltre ad essere stato uno degli eroi dell’ultimo Mondiale vinto nel 2006. Uno dei racconti che più ha fatto il giro del web è quello di Zambrotta e le gambe storte che dopo 20 anni di carriera e 3 operazioni ai menischi interni.
L’ex giocatore bianconero ha spiegato che questo suo problema non sia derivato dalla sua carriera calcistica, anche perché non ha subito grossi infortuni, ma piuttosto da un problema genetico di cui ha sempre sofferto che lo ha portato a non avere i menischi interni facendo arcuare sempre di più le gambe. Ora ha deciso che è arrivato il momento per operarsi e si sottoporrà quindi ad una osteotomia nella quale gli taglieranno piccole parti di ossa sopra e sotto, inseriranno poi delle placche per raddrizzarle un po’ per cercare di tenere il ginocchio e non mettere una protesi totale che dovrà comunque essere fatta tra qualche anno.
Zambrotta commenta il Como e il suo miglior successo
Zambrotta gambe ma non solo ha voluto dire la sua anche su una delle rivelazioni del campionato di Serie A, il Como, di cui è davvero fiero, da vero comasco. “Credo che il Como in questo momento stia facendo un lavoro straordinario. Questa proprietà indonesiana che è la più ricca d’Italia e in 5 anni ha portato la squadra dalla serie D alla seria A, con un centro nuovo a Mozzate, un progetto per uno stadio nuovo, un grande entusiasmo. Lo stadio oggi è sempre pieno, la gente va con la voglia di vedere la propria squadra, persino in trasferta a San Siro c’erano 5mila tifosi”.
Infine ha raccontato la vittoria più emozionante, tralasciando quella del Mondiale 2006, che ha identificato nella vittoria dello scudetto del 5 maggio 2002 quando con la squadra aspettava il risultato dell’Inter con la radiolina e al momento del fischio finale è scattata una grande festa dovuta a due anni di secondi posti. L’ex Milan ha poi raccontato che a scatenarsi maggiormente sono stati Antonio Conte, Alessandro Del Piero e David Trezeguet mentre dall’altra parte della radio si stavano disperando i giocatori nerazzurri, come il suo amico Materazzi che nel 2000 era a Perugia quando i bianconeri hanno perso il campionato all’ultima giornata.