Come è andata l'udienza del Presidente Zelensky da Papa Leone XIV a Castel Gandolfo: la pace giusta e il dialogo. L'invito a Kiev per il Santo Padre
LA NOTA DEL VATICANO E LA PACE GIUSTA IN UCRAINA RIBADITA DAL VATICANO
Prima di dirigersi a Palazzo Chigi questo pomeriggio per incontrare la Premier Giorgia Meloni, il Presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky è stato ricevuto in udienza a Castel Gandolfo da Papa Leone XIV in quello che è il terzo incontro tra i due leader, il secondo con un faccia a faccia privato dall’inizio del Pontiicato di Prevost. Nelle ore caldissime per i negoziati in stallo tra Kiev, USA e Russia, con le dure parole riferite dal Presidente Donald Trump verso il comportamento negoziale di Kiev («Zelensky mi ha un po’ deluso, deve darsi una mossa»), il leader ucraino converge sulla richiesta di una pace duratura e giusta, ribadita anche oggi dal Santo Padre.
Nella nota diffusa dalla sala stampa della Santa Sede, pochi elementi vengono resi pubblici dopo la mezz’ora di udienza privata a Villa Barberini: la Chiesa Cattolica riferisce del colloquio cordiale dove è stato ribadito alla delegazione ucraina la necessità di proseguire «il dialogo» per la conclusione della guerra con la Russia. Non solo, il Vaticano rinnova l’auspicio pressante per le iniziative diplomatiche in corso tra Stati Uniti, Europa e duellanti in guerra, «in modo da portare ad una pace giusta e duratura».

Nel messaggio diffuso via X dallo stesso Zelensky, viene ringraziato il Pontefice per il continuo sostegno di pace e di assistenza umanitaria che la Santa Chiesa Cattolica garantisce in tutte le missioni umanitarie attive in Ucraina. Non solo, il Presidente ha voluto ringhiare personalmente per le preghiere incessanti lanciate dalla cristianità verso il popolo e lo Stato ucraini: riportando poi dell’evoluzione dei negoziati con gli Stati Uniti in corso d’opera, Zelensky ha potuto dialogare con il Papa sul possibile ruolo di mediazione che il Vaticano può ancora fornire, anche oltre alla restituzione dei ragazzi rapiti dalla Russia.
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Nella mattinata di oggi, 9 dicembre 2025, il Santo Padre Leone XIV ha ricevuto in Udienza, nella residenza di Castel Gandolfo, S.E. il Sig. Volodymyr Zelenskyy, Presidente dell’Ucraina pic.twitter.com/iZx2favnfC— L’Osservatore Romano (@oss_romano) December 9, 2025
IL TERZO INCONTRO TRA ZELENSKY E PAPA LEONE: FOCUS SUI PRIGIONIERI
Al termine dell’incontro, come riporta ancora il post di Zelensky su X, il Presidente dell’Ucraina ha invitato nuovamente Papa Leone XIV a visitare il suo Paese, «sarebbe un forte segnale di sostegno a tutto il nostro popolo». Non è mancato all’interno del dialogo avvenuto tra Papa Leone XIV e il Presidente Zelensky il riferimento, voluto dalla Chiesa Cattolica, di confermare l’impegno per i prigionieri di guerra, «assicurando quanto prima il ritorno dei bambini ucraini alle loro famiglie».
Direttamente coinvolto nelle operazioni pacifiche di liberazione dei prigionieri è il Card. Matteo Maria Zuppi, nominato da Papa Francesco responsabile della missione di pace speciale in Ucraina: la promessa di sostegno continuo non è mai venuta meno neanche con il nuovo Pontificiato di Leone XIV, tanto che Zelensky in primis l’ha riconosciuto e per questo ringraziato l’intera Santa Sede.

Il vertice a Castel Gandolfo è il terzo in generale tra il Papa e il Presidente ucraino, il secondo nella residenza estiva dei Pontefici: dopo la Santa Messa di inizio Pontificato lo scorso 18 maggio, Zelensky ha fatto visita al Santo Padre il 9 luglio nella residenza di Villa Barberini, confermando la posizione di mediazione e dialogo offerta dalla Santa Sede per poter arrivare ad una definitiva tregua nella guerra in Ucraina.
