Una ragione non unicamente moderna, né tantomeno assoluta, sciolta dal reale, e quindi prima asfittica e poi inevitabilmente ideologica, ma una ragione restituita alla sua fisionomia umana integrale, che entra nella realtà attraverso tratti inconfondibilmente umani. La questione della ragione è non quella della sua dizione, o ridefinizione, o riproclamazione in uno scenario di spaesamento generale, piuttosto quella del suo uso. La retorica, oggi più che mai, riguarda la possibilità e la capacità della ragione di essere vitale. Tutti gli articoli dedicati da ilsussidiario.net al significato e all'importanza di una disciplina "scomparsa".
Per CECILIA BELLUCCI occorre ripartire dall’eredità classica per rigenerare l’attitudine al ragionar civile. La nostra società (in crisi) non può permettersi di disperdere questo patrimonio
Quando nelle aule l’incomprensione reciproca rende impraticabile il confronto, l’insegnamento si trasforma in imposizione. Allora, dice María Zambrano, è la morte. UBERTO MOTTA
La vera questione della ragione è non quella della sua definizione, è piuttosto quella del suo uso. Ovvero: ecco la sfida che non riusciamo a cogliere. Il commento di MANUELA CERVI
Un tempo “il discorso fedele alle regole della ragione (il logos) si svolgeva come dialogo”. È ciò che manca oggi ai nostri studenti. Ed è il tema della retorica. GIOVANNI GOBBER
Se la presentiamo solamente come “arte del ben parlare”, difficilmente la si può riproporre con qualche possibilità di successo. PAOLO LAMAGNA continua il dibattito sulla retorica a scuola
Nel mondo anglosassone la retorica è ancora studiata. Anche noi dovremmo ripensarci. ARMANDO FUMAGALLI continua il dibattito aperto dal sussidiario (Fighera, Petrosino, Greco)
Non abbellimento del discorso, ma educazione al dialogo ragionevole e all'argomentazione. SARA GRECO MORASSO a proposito di un “ritorno” della retorica nella scuola
Giovanni Fighera ha richiamato su queste pagine il valore educativo che potrebbe avere, ai giorni nostri, l’insegnamento della retorica. Il commento di SILVANO PETROSINO
Oggi si studia al massimo qualche nozione di retorica, destinata per la maggior parte degli studenti a rimanere o una curiosità o una perdita di tempo. La proposta di GIOVANNI FIGHERA