Nei licei italiani – classico e scientifico – le lingue classiche, greco e latino, sono materie chiave del curricolo di studi e occupano un parte considerevole del monte ore scolastico. Tuttavia molto spesso vengono messe in discussione: perché, nell'era del web, passare gran parte del proprio tempo su grammatiche e traduzioni così lontane dalla sensibilità degli studenti? "Insegnano a ragionare", è la risposta più frequente. Ma gli studenti, e soprattutto le famiglie che all'atto dell'iscrizione dei figli a scuola hanno ancora voce in capitolo, ne sono persuasi?
Un'ora di latino può, quasi inaspettatamente, diventare una splendida lezione sul diritto, la giustizia e il fondamento della legge. Grazie a Sallustio. Il commento di PAOLO LAMAGNA
Come ogni anno, la seconda prova d'esame del liceo classico riporta alla ribalta la traduzione dal greco o dal latino. Occorre rendersi conto del suo valore culturale. MARCO RICUCCI
Con la riforma Gelmini sono state drasticamente ridotte le ore di insegnamento del latino. Si può trasformare questo deficit in opportunità? ENRICO TANCA
Per CECILIA BELLUCCI occorre ripartire dall’eredità classica per rigenerare l’attitudine al ragionar civile. La nostra società (in crisi) non può permettersi di disperdere questo patrimonio
Il riconoscimento sociale delle dispipline umanistiche, come il latino e il greco, sta diminuendo negli ultimi anni. Con quali conseguenze? Il commento di PAOLO LAMAGNA
GIUSEPPE BOTTURI insegna latino in una scuola media del Canton Ticino (CH). Un “modello” che insegna molte cose a chi vuole rendere opzionali certe materie a casa nostra
La decisione ministeriale di scegliere un brano come quello di Aristotele proposto agli studenti del classico lascia perplessi e apre alcune domande. Il commento di PAOLO LAMAGNA
La non sovrapponibilità delle lingue è il bello della traduzione. Come scorgere la “tessitura” della lingua? Il contributo di DANIELA NOTARBARTOLO al dibattito avviato su queste pagine
Sul senso del tradurre. Abbandonare del tutto l’esercizio traduttivo avrebbe delle perdite che occorre calcolare: per esempio, il rispetto di un senso “altro” da scoprire. PAOLO LAMAGNA
A volte le cose più evidenti di tutte sono anche le più difficili. Perché si traduce? Secondo GABRIELE BUSNELLI, per avere più familiarità “con quegli uomini grandi”
Ancora sulle lingue classiche. “Metodo natura” a parte, tradurre non è affatto inutile. GIUSEPPE BOTTURI spiega cosa “accade” nella mente di uno studente alle prese con una frase latina
Tradurre un’opera teatrale ha molto da insegnare. La lettera di una studentessa di lingue classiche, GIOVANNA DI MARTINO, a proposito del dibattito su greco e latino a scuola
Un maestro deve saper innanzitutto proporre adeguatamente il passato dentro un vissuto presente. In questo modo si possono “riscoprire” le lingue classiche. Ultimo articolo di ENRICO TANCA
Nella didattica del greco e del latino, soprattutto in Italia, l’abilità traduttiva è considerata l’unica degna di essere perseguita, ma il prezzo che si paga è molto alto. GUIDO MILANESE
La grammatica? Nessuno si è mai sognato di applicarla come metodo di insegnamento di una lingua seconda. Se ne traggano le dovute conclusioni. Terzo articolo di ENRICO TANCA
Con buona pace di Bruno Vespa, il contributo civile della traduzione dalle lingue classiche è molto più profondo della possibilità di accostare una favola di Esopo. CECILIA BELLUCCI
Perché la scuola superiore dà della latinità una immagine che non corrisponde alla realtà? Ma soprattutto: a chi si deve tutto ciò? Continua il dibattito sul latino. ENRICO TANCA
Cosa si fa, esattamente, nei licei italiani? Si traduce per imparare una lingua. Ma abbiamo riflettuto abbastanza su tutto ciò? Continua il dibattito sul latino a scuola. GIOVANNI GOBBER
La sfida e il senso del tradurre si pongono in modo nuovo per i giovani che sono sui banchi oggi, i quali hanno tutto a disposizione sul web. Classici compresi. OLGA SANESE
Dopo Biroccesi, Cassani e D’Avolio, continua il dibattito sull’insegnamento della cultura classica a scuola. Secondo ENRICO TANCA occorre fare un passo indietro e chiedersi perché si discute
E se il metodo scientifico non fosse che una applicazione del metodo della traduzione? Il contributo di PASQUALE D’AVOLIO al dibattito sul senso (educativo e culturale) del tradurre, oggi
Il recente articolo di Maria Pia Biroccesi solleva questioni di primaria importanza per ogni classicista che sia impegnato nella didattica. Il punto di vista di ELISABETTA CASSANI
Perché tradurre dal greco e dal latino è ancora oggi, nell’era della “generazione .net”, una palestra in grado di educare la ragione e insegnare a pensare? Il commento di MARIA PIA BIROCCESI