SERIE A/ Catania-Juventus (0-1): sintesi, gol e video highlights (nona giornata)

- La Redazione

Catania-Juventus finisce 0-1: in campionato bianconeri irresistibili, lo conferma il gol di Vidal: ma il gol annullato a Bergessio fa discutere. Sintesi, gol e video highlights del match.

gonzalo_bergessio_r400 Bergessio (infophoto)

La Juventus di Conte si sbarazza dell’ennesimo avversario, il Catania, grazie alla rete di Vidal. Il cileno con un tap-in vincente da pochi passi decide una gara su un campo proibitivo come quello del Massimino e porta a 8 su 9 le vittorie in campionato dei bianconeri. Un anno fa a Catania la Juventus di Conte pareggiò grazie al gol di Krasic che poi venne ricordato come l’unica perla del serbo nel campionato del riscatto bianconero. La sfida odierna di oggi, sarà invece, purtroppo, ricordata per gli errori della terna arbitrale che ha penalizzato il Catania a causa del gol regolare annullato a Bergessio nel primo tempo. Inoltre, la posizione di Bendtner nell’occasione della rete di Vidal è viziata da un’impercettibile posizione di off-side del danese. Ciò nonostante le statistiche parlano chiaro: la Juventus ha strameritato i tre punti. Il possesso palla è leggermente a favore dei bianconeri (53%), ma i tiri totali sono fortemente squilibrati verso gli ospiti. I bianconeri hanno calciato 18 volte verso lo specchio, contro le 9 volte degli etnei. La Juventus ha invece, centrato lo specchio per ben 8 occasioni, mentre il Catania lo ha fatto una sola volta. La supremazia territoriale di Vidal & co. ammonta sui 13’21’’, a differenza dei padroni di casa che si attestano sugli 11’. La protezione dell’area ha visto la prestazione più che positiva dei due reparti: il Catania ha protetto la sua area nel 53% delle occasioni, viceversa gli ospiti per 61%. Il dato sulla pericolosità è invece di marca juventina: 58% contro il 24% dei siciliani. Giorgio Chiellini, insieme ad Andujar, è il giocatore che ha recuperato più palloni di tutti: ben 22. Ormai il numero 3 bianconero è diventato una consuetudine in questa particolare classifica. Maran, invece, non ha volontariamente voluto sottrare un uomo a centrocampo per coprire a uomo Pirlo, così il giocatore bresciano ha completato più servizi di tutti (79). Vidal, autore del gol vincente, è stato il giocatore che più di tutti ci ha provato (4 tiri), seguito da Pogba e Bendtner (3 trentativi).

L’episodio più importante della partita – perché è di questo che si parlerà a lungo – arriva al 26’ minuto del primo tempo. Cross in area, colpo di testa di Spolli sfiorato da Lodi, la palla finisce sul palo e poi a Bergessio, che mette in rete. La posizione è regolare, e lo stadio “Massimino” può esultare a lungo. La Juventus intanto protesta, e dopo molti secondi ottiene l’annullamento della rete che l’arbitro aveva inizialmente convalidato: grazie al giudizio (comunque sbagliato) del guardalinee o alla pressione delle proteste? Ecco quale sarà il tormentone dei prossimi giorni. La rabbia dei tifosi catanesi del Massimino esplode letteralmente al 57esimo quando i campioni d’Italia della Juventus trovano il gol dello zero a uno definitivo. La rete di Vidal (57’) nasce grazie a un’intuizione di Vucinic. Il montenegrino agisce tra le linee e riceve palla sul limite d’area da Asamoah, poi vede e premia l’inserimento di Bendtner offrendogli un assist che il danese però non capitalizza centrando il corpo di Andujar. Vidal è nei paraggi e corregge in rete da due passi. Peccato però che il gol trasformato dall’ex centrocampista del Bayer Leverkusen sia viziato da una chiara posizione di fuorigioco di Nicklas Bendtner. Il nazionale danese, infatti, riceve palla da Mirko Vucinic in posizione di offside, al di là dell’ultimo difensore del Catania, e di conseguenza l’azione sarebbe dovuta essere annullata prima ancora della ribattuta in rete di Arturo Vidal. Un doppio episodio che ha fatto esplodere di rabbia non soltanto i tifosi quanto e soprattutto la dirigenza della società etnea che si è sentita estirpata, giustamente, di una rete e per di più defraudata dopo il gol assegnato ai bianconeri. L’errore è triplo: del direttore di gara, Gervasoni, che prima ha assegnato per poi annullare il gol regolare di Bergessio; del guardalinee Maggiani, che ha commesso il doppio errore sul gol del Catania e sulla rete della Juventus; e infine di Rizzoli, arbitro di porta, che in posizione vantaggiosa non ha saputo riconoscere il fuorigioco bianconero sbagliando sulla marcatura dei padroni di casa.

L’allenatore del Catania, Rolando Maran, analizza su Sky la partita concentrandosi soprattutto sull’errore arbitrale: “Pulvirenti dice che il nostro gol è stato annullato dalle proteste della Juventus? Posso solo dire che il gol era stato assegnato. Nessuno ha chiamato l’arbitro per annullare le proteste, il direttore di gara aveva dato gol. E’ talmente evidente che sono state le proteste a condizionare tutto che mi è davvero difficile commentare. Posso solo complimentarmi con la squadra per la prestazione. E’ sotto gli occhi di tutto quello che è successo: la nostra rete era regolare, il loro no. Non c’è niente da dire. Si può commentare quando si è in situazione di dubbio, qui non c’è niente su cui discutere. Stavamo facendo una buona gara, in quei quaranta secondi in cui gli arbitri si consultavano eravamo impegnati ad esultare, non ci siamo accorti di ciò che stava succedendo. Mi spiace essere costretto a parlare di questi episodi, mi sarebbe piaciuto soltanto complimentarmi per la prestazione dei miei giocatori, ma è andata così”.

L’analisi del vice-allenatore della Juventus, Angelo Alessio, si sofferma invece sull’intero corso del match: “Dal campo abbiamo visto poco. Abbiamo visto il guardalinee alzare la bandierina, poi non so cosa sia successo. Gol annullato dalla panchina della Juventus? Non credo proprio, la decisione l’ha presa la terna arbitrale. I miei calciatori hanno protestato, ma è il guardalinee che ha preso la decisione. Abbiamo dominato la partita dall’inizio alla fine, con dieci tiri in porta e Andujar migliore del Catania: c’è stata solo la Juventus in campo. Non abbiamo concesso nulla ai loro attaccanti”.

(Francesco Davide Zaza – twitter@francescodzaza)

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