Pagelle/ Rosenborg-Lazio (0-2): i voti della partita (Europa League 2015-2016, gruppo G)

- La Redazione

Le pagelle di Rosenborg-Lazio 0-2: i voti della partita di Europa League disputata giovedì 5 novembre 2015 al Lerkendal Stadion di Trondheim, valida per la 4^giornata del gruppo G

candreva_controllo Antonio Candreva, 29 anni, centrocampista della Lazio (INFOPHOTO)

Come all’andata, anche stasera il Rosenborg ha sofferto troppo il gioco della Lazio e solamente approfittando dei varchi lasciati in difesa dai biancocelesti i padroni di casa si sono affacciati dalle parti di Berisha.

Nel primo tempo la Lazio rischia di dilagare e il 2 a 0 nell’intervallo le sta stretto, nella ripresa cala ma riesce a difendere il doppio vantaggio uscendo imbattuta dal campo. Questa vittoria rappresenta una buona iniezione di autostima in vista del derby contro la Roma. 

Il primo tempo di Rosenborg-Lazio si è chiuso con i biancocelesti (oggi in divisa nera) in vantaggio per 2 a 0. Buon inizio per l’undici di Pioli che va subito al tiro con Kishna (6,5) ma viene murato da Hansen (7). Al 9′ arriva il gol di Djordjevic (8), all’esordio nelle coppe europee con la maglia della Lazio, che sugli sviluppi di un calcio d’angolo colpisce il pallone di testa e lo mette in porta alle spalle di Hansen: 1 a 0.

La Lazio in fase difensiva concede sempre qualcosa di troppo agli avversari e allora Helland (6) prova a impensierire Berisha (6) con un tiro-cross che sfiora il palo. Lazio di nuovo al tiro con Morrison (6,5), anche lui all’esordio assoluto da titolare, ma bisogna attendere la mezz’ora per vedere il punteggio cambiare di nuovo: Selnaes (4,5) perde palla, Onazi (6,5) si invola verso la porta e serve Djordjevic che realizza lo 0-2: doppietta personale per il serbo. Lazio strapirante, con Radu (6) che viene atterrato all’interno dell’area ma l’arbitro non dà il rigore, poi viene annullato un gol a Hoedt (6) per fuorigioco di Gentiletti (5,5). Anche Candreva (6,5) va vicinissimo al 3 a 0 ma Hansen compie una prodezza e gli nega la gioia del gol. Sul finire del primo tempo contropiede del Rosenborg con Mikkelsen (6) che costringe Berisha (6,5) a tuffarsi per impedire al pallone di entrare in porta.

I padroni di casa subiscono il gioco degli avversari e si rendono pericolosi solo su palla inattiva. In questi primi quarantacinque minuti è emerso il divario tecnico tra le due squadre, a favore della Lazio. Entra al posto di Reginiussen, infortunato, e con un paio di giocate cerca di risollevare la squadra che finora sta annaspando. Alla mezz’ora perde il pallone che poi Djordjevic metterà in rete per lo 0-2. Un errore che potrebbe costare carissimo.

I biancocelesti hanno letteralmente dominato nel primo tempo ma senza riuscire a chiuderla. Ora bisogna stare attenti a eventuali cali di tensione nella ripresa. Esordio nelle coppe europee con la maglia della Lazio e due gol in mezz’ora: non poteva esserci esordio più dolce per l’attaccante serbo. Perde qualche pallone di troppo in fase difensiva e propizia l’annullamento del gol di Hoedt, facendosi trovare al di là della linea difensiva del Rosenborg. (Stefano Belli)

Rosenborg

Il migliore del Rosenborg, senza di lui il passivo sarebbe stato molto più pesante. Compie un’autentica prodezza su Candreva e a inizio gara salva anche su Kishna.

Sale spesso sulla fascia destra cercando di far attaccare la squadra, ma i suoi compagni non gli danno molto retta.

Partita anonima la sua, e nella ripresa combina un pasticcio dentro l’area rischiando di regalare il terzo gol alla Lazio.

Mette la sua esperienza al servizio della squadra, ma alla mezz’ora deve alzare bandiera bianca per un infortunio.

Qualche numero con il quale aggira le marcature dei biancocelesti, ma senza contribuire effettivamente al gioco del Rosenborg.

Bravo e soprattutto veloce in contropiede, approfittando dei varchi lasciati dalla Lazio, peccato che non trovi il guizzo vincente.

Si guadagna una punizione da posizione interessante nel primo tempo ma poi sparisce dal campo.

Prova qualche incursione, ma va al tiro solamente una volta, e la conclusione è da dimenticare.

Pesa come un macigno il pallone perso nel primo tempo che ha dato il via al contropiede con il quale la Lazio ha raddoppiato.

È l’unico assieme a Mikkelsen a provarci seriamente e a tirare in porta, costringendo Berisha a un paio di interventi difficili.

Ogni tanto si fa vivo dalle parti di Berisha ma senza sfondare e creare pericoli veri e propri alla retroguardia laziale.

Poco incisivo e mai nel vivo dell’azione, a fatica ci si accorge della sua presenza in campo.

Entra al posto di Soderlund, prova a intimorire Berisha con il pressing, ma a parte questo non combina nulla in campo.

Cerca di lasciare il segno in contropiede, non riuscendoci. Nel finale si accapiglia con Keita, ad avere la peggio il giocatore della Lazio che verrà espulso.

Stasera è emerso l’ampio divario tecnico tra Rosenborg e Lazio: biancocelesti troppo forti per il club norvegese, reduce anche dai festeggiamenti per lo scudetto conquistato in patria.

Lazio

Sicuro nelle uscite, un paio di ottimi interventi su Mikkelsen e Jensen che gli consentono di mantenere inviolata la porta della Lazio.

Buona prova per il terzino che perde qualche pallone ma in fase difensiva è sempre presente, non rinunciando a salire quando la squadra attacca.

Qualche errore in difesa e fa annullare il gol di Hoedt, non è esente da colpe ma per sua fortuna stasera i suoi sbagli non incidono minimamente sul risultato.

Aveva segnato il suo secondo gol in Europa League, ma Gentiletti rovina tutto facendosi trovare in fuorigioco. Per il resto, ottima partita in fase difensiva con interventi spesso decisivi.

Sta giocando meglio rispetto a inizio stagione, su di lui ci sarebbe un calcio di rigore quando viene trattenuto dentro l’area ma l’arbitro non vede.

Poco appariscente ma abbastanza concreto, stasera lavora dietro le quinte manovrando le azioni della Lazio.

Sbaglia tanto, ma solo perché fa tantissimo: serve l’assist a Djordjevic per il 2 a 0, recupera palloni in mezzo al campo, partecipa alle azioni d’attacco. Se solo fosse più costante nel rendimento sarebbe un’ottima pedina nello scacchiere di Pioli.

Esordio da titolare più che incoraggiante per il centrocampista inglese, qualche volta arriva anche al tiro, pur senza fortuna. Ha bisogno di giocare di più per rendere al meglio, magari Pioli comincerà a usarlo di più anche in campionato.

Prende il posto di Morrison a un quarto d’ora dalla fine, ma l’età comincia a farsi sentire, visto che in contropiede non è più veloce come un tempo.

A inizio gara va subito vicino al gol, ma trova la respinta di Hansen, poi serve una marea di palloni ai suoi compagni, dimostrando di essere un giocatore molto altruista.

Buon primo tempo per il numero 87, solamente un miracolo di Hansen gli impedisce di andare a segno stasera. Poi Pioli decide di preservarlo per il derby e nell’intervallo lo cambia con Keita.

Rientra dopo un mese di stop per infortunio e commette una cretinata rendendosi autore di un brutto fallo di reazione su Helland, con la Lazio avanti 2 a 0. Un fallo da espulsione completamente inutile e dannoso.

La firma sulla vittoria della Lazio ce la mette lui con la doppietta all’esordio in Europa League con la maglia della Lazio.

Entra al posto di Djordjevic, si ritrova la palla del 3 a 0 che metterebbe definitivamente KO il Rosenborg ma si incarta sul pallone cercando di dribblare Hansen e perde l’attimo buono.

Riesce ad assemblare una buona formazione titolare con la quale arriva all’intervallo già sul 2 a 0, poi nella ripresa fa rifiatare Candreva e Djordjevic in vista del derby.

 

(Stefano Belli)







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