SIRIA/ Chiusa l’ambasciata Usa, ancora bombe e morti a Homs (video)

- La Redazione

Il corpo diplomatico americano lascia la Siria: chiusa l'ambasciata a Damasco. Continua il bombardamento della città ribelli di Homs, i morti sono ormai centinaiai

siria_R400 Fonte: Infophoto

Siria, punto di svolta. La situazione è sempre più grave, dopo le centinaia di morti per i bombardamenti da parte dell’esercito fedele al leader Hassad sui ribelli della città di Homs. Morti che continuano ancora oggi. L’ultima notizia che arriva dalla Siria, ed è clamorosa in quanto potrebbe segnare un punto di non ritorno della crisi, è la chiusura dell’ambasciata americana a damasco. Tutto il corpo diplomatico statunitense ha ricevuto l’ordine di rientrare in patria, l’ordine è arrivato dal dipartimento di Stato. Homs, considerata città ribelle, è da diversi giorni sotto il fuoco dell’esercito fedele ad Hassad, in particolare il quartiere nella parte sud ovest della città quello di Bab Amro dove si troverebbero i militari ribelli che da qualche tempo si sono schierati con gli insorti. Solo oggi i morti tra i ribelli sarebbero una cinquantina. L’esercito lealista si starebbe preparando a sferrare una violenta offensiva per penetrare in città ed eliminare tutti i ribelli. La decisione americana di chiudere l’ambasciata cade in questo contesto. Per il presidente Obama infatti è necessario favorire la costituzione di un governo di transizione mentre l’opzione militare, come quella messa in atto contro la Libia viene esclusa nel modo più categorico. Il problema è che Russia e Cina continuano a fare veto contro qualunque iniziativa che possa portare alla caduta del regime di Hassad. I due Paesi hanno infatti posto nuovamente il veto alla risoluzione Onu promossa da Francia e Stati Uniti che condannava il leader siriano. La Francia ha definito scandaloso il comportamento dei due paesi: “E’ una vergogna che gli Stati rifiutino di assumersi le proprie responsabilità, perché tutti debbono guardarle in faccia” ha detto il ministro della esteri francesi parlando con la stampa. Il ministro della difesa è stato persino più esplicito dicendo che Russia e Cina meriterebbero un calcio nei c… per il loro comportamento. Nonostante la situazione diplomatica più complicata che mai e il fallimento della risoluzione Onu, Obama chiede nuove sanzioni contro il governo siriano per giungere a un cambio di vertice in favore di un esecutivo tecnico. Mentre la sorte della città di Homs sembra drammaticamente segnata, i ribelli non si perdono d’animo. I soldati disertori hanno infatti dato vita al Consiglio Superiore Rivoluzionario che prende il posto del Libero esercito siriano con obbiettivo la liberazione della parte sud della Siria.







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