Italia, allarme asma per 300mila persone / A soffrirne di più sono i bambini sotto i 14 anni

- La Redazione

In Italia scatta l'allarme asma per 300mila persone e a soffrirne sono di più i bambini. Addirittura uno su tre è sotto i quattordici anni, il problema riguarda 2.6 milioni di persone.

asma_inalatore_2018_pixabay Italia, allarme asma per 300mila persone

Scoppia l’allarme asma per 300mila persone in Italia. A Roma ha preso il via un congresso nazionale e durante questo l’Associazione Allergologi Immunologi Italiani Territoriali e Ospedalieri (Aaiito) ha redatto una nota. In questa abbiamo letto come l’asma grave sia responsabile del consumo all’incirca dell’80% delle risorse dedicate all’asma. Sono 300mila i malati di asma grave e tra questi uno su tre ha un’età inferiore ai quattordici anni. Negli ultimi anni, poi, ci sarebbe stata una nuova diffusione con gravità preoccupanti sia per quanto riguarda la mortalità e la morbilità. Addirittura l’incidenza nel nostro paese è del 4.5% raggiungendo circa i 2.6 milioni di persone. Buona parte di questi soggetti sono colpiti anche da una o più allergie. L’asma grave invece colpisce il 10% della popolazione complessiva di asmatici, con un impatto decisamente pesante sulla qualità della vita di tutte le persone che ne soffrono.

“Dati che sembrano paradossali”

In merito all’allarme asma ha parlato Antonino Musarra presidente dell’Aaiito. Questi ha specificato, come riportato da Ansa, che: “I dati relativi ai pazienti affetti da asma grave sembrano davvero paradossali. Se si considerano inoltre le accresciute conoscenze recenti sulla eziopatogenesi dell’asma e sulla disponibilità di trattamenti che sono in grado di consentire un buon controllo nella gran parte dei pazienti con questa patologia ostruttiva. Per agire sul piano della prevenzione è necessario andare a prestare costante attenzione alle misure di educazione sia sanitaria che sociale necessarie a correggere gli stili di vita che tendono a far peggiorare l’asma. Tra questi abbiamo l’esposizione ad ambienti contaminati da allergeni o fumo di sigaretta, la sedentarietà e l’eccesso di peso corporeo”. Si dovrà dunque ragionare, durante il congresso a Roma, sulle possibilità di rendere questa patologia più controllata soprattutto nei confronti dei ragazzi più giovani che ne sono i più affetti.





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