CALCIOMERCATO/ Napoli esclusiva Venerato: sogno Vucinic, realtà Inler. Mazzarri? Forse…

- int. Ciro Venerato

Ciro Venerato, giornalista del tg3 Abruzzo e acceso sostenitore partenopeo, in un'intervista esclusiva al sussidiario.net sulla situazione del Napoli di Mazzarri.

Vucinic_R375_4nov08 Mirko Vucinic (foto Ansa)

Ilsussidiario.net ha raggiunto in esclusiva il giornalista del tg3 Abruzzo Ciro Venerato, tifoso ed esperto del mondo partenopeo per fare con lui una chiacchierata a tutto campo sulla situazione attuale del Napoli. I punti di interesse sono molteplici: la corsa scudetto sul Milan, l’expolit della squadra in questa stagione, il Napoli di Maradona e i sogni di mercato che portano a Vucinic e Farfan. Con tanti elogi a Mazzarri, artefice di questa esaltante stagione, che l’anno prossimo difficilmente sarà ancora l’allenatore del Napoli.

Allora Venerato, che Napoli ha visto contro il Bologna?

Il Napoli che mi aspettavo. Una squadra matura, pronta a vincere. Protagonista di una prestazione di carattere che ha permesso di archiviare la partita nel primo tempo.

Mascara e Ruiz hanno impressionato, saranno pedine importanti per questo finale di campionato? Senza dubbio. Mascara è un giocatore di grande esperienza che dopo aver recuperato dall’infortunio di inizio campionato è entrato nei meccanismi di gioco dei partenopei e sta ora dimostrando tutte le sue qualità. Ruiz sembra invece un ragazzo interessante. Mi piace e convince, ha personalità e tecnica. Ovviamente può migliorare, ma credo che sarà fondamentale, in particolar modo per la prossima stagione.

Che partita si aspetta con l’Udinese?

Una partita delicata e difficile. Ritengo Guidolin, insieme a Mazzarri, il miglior tecnico della Serie A. Ha sempre fatto il meglio con le squadre messegli a disposizione. Probabilmente i friulani dovranno fare a meno di Di Natale ed è una notizia positiva per gli azzurri, ma è una squadra che va rispettata. Con la Roma, priva di pedine come Sanchez ed Inler ha comunque giocato una buona partita perdendo immeritatamente.

L’euforia può essere un’arma a doppio taglio?

Non credo. Avere il San Paolo dalla propria parte è davvero come avere un giocatore in più. Credo che il calore dimostrato con la Lazio domenica scorsa sia solo un antipasto.

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Esistono somiglianze tra il Napoli di Mazzarri e quello del secondo scudetto?

Non vedo molti punti in comune a parte le contingenze esterne. Oggi come allora l’avversario è il Milan, ma le due squadre sono completamente diverse. Bigon allenava una squadra di campioni costruita per vincere, almeno 10/11esimi di quel Napoli erano nazionali. La squadra di quest’anno invece non era assolutamente tra le favorite, una squadra giovane ed una società che sino a poco tempo fa giocava a Gela in Serie C. Bigon fu bravo nella gestione di uno spogliatoio di prime donne, Mazzarri però ha creato una squadra dal nulla, prendendola dal fondo della classifica l’anno scorso e portandola a giocarsi il campionato.

 

Il campionato aldilà delle aspettative potrebbe cambiare i piani di De Laurentiis?

Spero che cambino, soprattutto in ottica Champions: la squadra avrà bisogno di rinforzi.  

 

A centrocampo le maggiori manovre: Pazienza è in scadenza, Yebda in prestito e Gargano relegato in panchina nelle ultime giornate: chi parte e chi rimane?

Yebda sarà riscattato sicuramente perché ha entusiasmato, specie nelle ultime giornate dove è stato capace di scalzare un giocatore sinora ritenuto inamovibile come Gargano. Il centrocampista uruguaiano potrebbe invece far parte dei quattro per la prossima stagione, dipende comunque tutto dalla sua disponibilità nell’accettare un ruolo da gregario. Pazienza sembra invece destinato a cambiare area a fine stagione.

 

Quali sono i due grandi centrocampisti promessi da De Laurentiis?

Uno dei due è già stato identificato da tempo e sarà sicuramente Inler che quasi certamente approderà a Napoli in estate. Sul secondo invece si brancola ancora nel buio, si era pensato a Lucas Leiva Pezzini che tuttavia ha ormai rinnovato con il Liverpool.

 

In attacco invece l’arrivo di Matavz chiude ad altre operazioni?

Non è detto, dipende dai piani della società. Qualora il Napoli cedesse uno dei tre talenti in attacco (Cavani, Hamsik e Lavezzi,ndr), ci si potrebbe fiondare su Vucinic che è molto stimato da tecnico e dirigenza. Inoltre bisogna tenere sotto osservazione la situazione di Dumitru che potrebbe essere girato in prestito ed aprirebbe all’arrivo di un centravanti giovane come sesta punta.

 

 

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È possibile un clamoroso ritorno di Quagliarella?

Assolutamente no. Non ci sono possibilità, il giocatore non si è lasciato molto bene con buona parte dello spogliatoio e con lo stesso Mazzarri, quindi escludo assolutamente questa pista.

 

Mazzarri l’anno prossimo sarà ancora sulla panchina del Napoli?

Non ne sono sicuro. Io mi auspico la sua riconferma perché lo considero il maggiore artefice di questa stagione e sono d’accordo con Prandelli quando lo definisce il Maradona di questo Napoli. Tuttavia il mister ha molti estimatori in giro. Più che della Juve però mi preoccupo di un interessamento della Roma o di squadre straniere. Marotta infatti, dopo i trascorsi di Genova, difficilmente penserà a lui come prossimo allenatore dei bianconeri.

 

Per il ruolo di Vice-Lavezzi invece chi si segue?

In questo momento credo che i dirigenti partenopei siano concentrati maggiormente alla ricerca dei centrocampisti. L’unica cosa che posso dire è che Bigon era al Meazza martedì scorso ed ha seguito Inter – Schalke 04 per osservare il peruviano Farfan.

 

 

 

(Massimiliano De Cesare)







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