Mogol/ “Mandai una lettera a Lucio Battisti in ospedale, lui si commosse”

- Alessandro Nidi

Mogol, a "Oggi è un altro giorno", ha rivelato di avere inviato una lettera a Lucio Battisti in ospedale quando stava male: "Il medico mi ha detto che lui si commosse"

mogol 1 640x300 Mogol (Oggi è un altro giorno, 2023)

Mogol, ospite a “Oggi è un altro giorno”, trasmissione di Rai Uno condotta da Serena Bortone e andata in onda nel pomeriggio di lunedì 20 marzo 2023, ha ricordato la figura di Lucio Battisti, con il quale diede vita a un imperituro e leggendario sodalizio artistico. Mogol seppe della sua malattia “da un’infermiera che ho incontrato una sera a una cena. Lei era nell’ospedale in cui era ricoverato. Io scrissi una lettera per Lucio, affinché gli fosse recapitata da lei, nella quale dicevo che speravo che i giornali esagerassero sulla sua malattia. Gli avevo lasciato anche il mio numero di telefono, dicendogli di chiamarmi se avesse avuto bisogno di me”.

MOGOL: “LUCIO BATTISTI SI COMMOSSE DAVANTI ALLA MIA LETTERA”

Il numero di Mogol fu utilizzato da un dottore, che gli disse che lui era presente in stanza quando Lucio aprì la lettera. “Mi ha detto che si è messo a piangere, si è commosso – ha sottolineato il paroliere –. Aveva appreso che aveva una cirrosi epatica grave. Non so perché non mi abbia chiamato. Io non sono andato a trovarlo perché temevo che la moglie non mi facesse passare, però, quando ci siamo separati, noi non abbiamo interrotto la nostra amicizia. Semplicemente, ci siamo allontanati per una questione di principio. Sono convinto che ci ritroveremo”.





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