“Piano Usa per sostenere vittoria di Hamas?”/ Wsj: “Appoggio incondizionato a Israele è un falso mito”

- Valentina Simonetti

Bernard-Henry Lévy analizza un scenario futuro in Medio Oriente dopo il cambio di rotta del governo Usa, che non appoggia più incondizionatamente Israele: "Rafforzerà Hamas"

joe biden usa benjamin netanyahu israele ansa 2023 640x300 Joe Biden e Benjamin Netanyahu a Tel Aviv (Foto: 2023, EPA/MIRIAM ALSTER / POOL)

Il percorso che ormai il governo Usa, specialmente confermato dopo le decisioni e le dichiarazioni del senatore Chuck Schumer e Joe Biden, ha deciso di intraprendere nel ruolo di mediazione nella guerra in Medio Oriente non è più quello dell’appoggio incondizionato ad Israele, ma piuttosto di una posizione che diventa sempre più critica facendo inevitabilmente un favore agli oppositori. Questo potrebbe essere un segno che la pace non arriverà presto, ma potrebbe anche significare un cambiamento di rotta che in futuro arriverà a promuovere una vittoria di Hamas. Il filosofo francese Bernard-Henry Lévy ha pubblicato un articolo sul Wall Street Journal, nel quale esprime la propria opinione ed analizza uno scenario al quale prossimamente potrebbe arrivare la situazione attuale.

E cioè che Israele alla fine ceda alle pressioni statunitensi e decida di ritirare i piani dell’operazione di terra a Rafah. In questo caso potrebbe poi adottare anche la soluzione del cessate il fuoco prolungato. Da tempo proposto da Biden, anche per accontentare le numerose richieste dell’elettorato statunitense che sta spingendo sempre di più l’opinione collettiva dello stato genocida, sfociando spesso nell’antisemitismo.

Bernard-Henry Lévy: “Strategia Usa per costringere Israele alla tregua rafforzerà Hamas”

Il governo Usa sta mettendo sotto pressione Israele per il ritiro dell’operazione Rafah, e per un accordo su una tregua duratura. Tutto ciò sembra confermare, come sottolinea Bernard-Henry Lévy sul Wsj, la strada del dietro front rispetto alla posizione di sostegno incondizionato dichiarato precedentemente. Questo però non è l’unico esempio a dimostrazione della nuova corrente di opinione della Casa Bianca. Visto che già in molte risoluzioni del Consiglio di Sicurezza Onu, da Washington c’è stato parere favorevole anche nel caso fossero state contro Israele. Nel prossimo futuro potrebbe quindi arrivare una nuova imposizione,  che porterebbe a non riuscire più a trattare con Hamas. In quel caso, come sostiene Levy, significherebbe ridare forza al terrorismo.

Che continuerebbe a partecipare attivamente allo stato palestinese negando ulteriori trattative, e rafforzando il ruolo di “organizzazione di resistenza” , nonostante la natura terroristica del gruppo. Quindi, per scongiurare uno scenario simile, occorrerebbe che Washington si impegni piuttosto a costringere Hamas ad arrendersi e a terminare tutte le operazioni e consegnare gli ostaggi. Ma l’amministrazione Biden al momento, sembrerebbe più orientata per seguire la strada strategico ideologica, preferendo continuare nei negoziati “inutili” con il Qatar, notoriamente paese esperto di doppiogiochismo e noto finanziatore del terrorismo islamico.





© RIPRODUZIONE RISERVATA

Ultime notizie di Usa

Ultime notizie