Davide Astori morto per una bradiaritmia/ L’esito dell’autopsia: entro 60 giorni eventuali cause genetiche

- Raffaele Graziano Flore

La morte di Davide Astori per arresto cardiaco ha riacceso l'attenzione sulle patologie coronariche difficili da diagnosticare e che colpiscono i più giovani quali la Sindrone di Brugada

davide_astori_storta_fiorentina_lapresse_2018 Morte Davide Astori (LaPresse)

Sono ore molto calde a Firenze dove la tragedia legata alla morte di Davide Astori che non può essere archiviata. Mentre i calciatori della Fiorentina sono andati a deporre una maglia del calciatore e a regalargli un grande applauso arrivano le prime risposte dell’autopsia. Si parla di bradiaritmia, ma entro sessanta giorni potremo avere ulteriori motivazioni. Pare che ulteriori analisi verranno rese disponibili entro sessanta giorni su eventuali cause legate alla genetica. Domani sarà allestita la camera ardente con il corpo di Davide Astori che sarà a Firenze probabilmente già in serata. I funerali poi come già annunciati saranno svolti giovedì mattina alle ore 10 all’interno della basilica di Santa Croce. La giornata di giovedì sarà lutto cittadino per Firenze come disposto direttamente dal sindaco della città Dario Nardella. La squadra Fiorentina è tornata oggi ad allenarsi, ma di certo il momento non è sicuramente facile per tutti i compagni del ragazzo che lo stimavano ed erano molto legati al loro capitano. (agg. di Matteo Fantozzi)

MORTE PER BRADIARITMIA

Morte a causa di una bradiaritmia (unaritmia che si caratterizza per un disturbo nella formazione o nella conduzione dell’impulso elettrico), pur se in assenza di evidenze macroscopiche: nelle ultime ore sono arrivati i risultati dellautopsia effettuata questoggi sulla salma di Davide Astori e supervisionata da Gaetano Thiene, direttore del Centro di Patologia Vascolare dellUniversità di Padova. Il 31enne calciatore e capitano della Fiorentina sarebbe morto a seguito di un rallentamento del battito del cuore fino a fermarsi definitivamente durante il sonno. Dalle prime rilevazioni non sembrerebbe trattarsi di cause esterne diverse da quelle di una morte naturale ha aggiunto il Procuratore di Udine, Antonio De Nicolo, anche se questa affermazione andrà poi verificata in un secondo momento, quando arriveranno entro un termine di 60 giorni anche i risultati degli esami istologici effettuati sul corpo del ragazzo. Dunque si tratterebbe comunque di una morte naturale, anche se per ora rimane aperto il fascicolo per omicidio colposo pur se a carico di ignoti. Al termine dellesame autoptico, eseguito alla presenza di un consulente nominato dalla stessa famiglia Astori, è stata inoltre finalmente predisposta la restituzione della salma ai congiunti grazie al nulla osta della Procura: dunque, si svolgeranno regolarmente a Firenze questo giovedì i funerali dello sfortunato calciatore e ai quali parteciperanno anche amici, colleghi e diverse rappresentanze di società di Serie A. (agg. di R. G. Flore)

LE POSSIBILI CAUSE DELLA MORTE DI ASTORI 

A meno di tre giorni dalla scomparsa di Davide Astori, 31enne difensore e capitano della Fiorentina, il mondo del calcio ma non solo si interroga sulle cause di una morte tanto drammatica quanto inaspettata: un calciatore professionista che non presentava apparenti problemi cardiaci e che, come da prassi nel nostro campionato, si sottoponeva a controlli di routine ma stringenti, è stato stroncato da un arresto cardiaco nel sonno. A sorprendere è soprattutto il fatto che simili casi possano interessare anche atleti relativamente giovani e seguiti da équipe mediche allavanguardia: anche per questo motivo, in attesa che vengano resi noti i risultati dellautopsia sul corpo del calciatore e che lindagine aperta dalla Procura competente per omicidio colposo a carico di ignoti faccia il suo corso, alcuni esperti hanno provato a ipotizzare quali possano essere state le possibili cause dellinfarto e tra queste cè la cosiddetta Sindrome di Brugada, patologia poco nota al di fuori degli ambienti medici e che prende il nome da due fratelli e ricercatori spagnoli.

COS’E’ LA SINDROME DI BRUGADA

Nota per la prima volta nel 1992 quando i due fratelli ne parlarono diffusamente (circa quattro anni dopo che era stata descritta per la prima volta nel 1998 da alcuni medici nostrani sul Giornale Italiano di Cardiologia), la Sindrome di Brugada è una patologia cardiaca ereditaria dovuta a dei disturbi dellattività elettrica del cuore e che è difficile da rilevare proprio perché non si accompagna a degli evidenti difetti che interessano il miocardio. Nel caso di Astori, il cuore del giocatore avrebbe rallentato fino a fermarsi definitivamente e, stando alle prime indiscrezioni che arrivano dallautopsia, si sarebbe trattato di una bradiaritmia: tuttavia, larresto cardiaco in un ragazzo di 31 anni, a detta degli esperti, potrebbe essere dovuto a malattie genetiche ereditarie e la cui causa sono delle anomalie nel codice genetico. Nel caso della Sindrome di Brugada, questi difetti o modifiche nel DNA alterano le proteina predisposte al controllo del ritmo cardiaco e portano lorgano a essere soggetto a forme gravi di aritmia, come la suddetta patologia o la a tachicardia ventricolare polimorfa catecolaminergica (CPVT): la trasmissione genetica, come detto, avviene per via ereditaria e causa il malfunzionamento dei canali ionici (la membrana che riveste le stesse cellule del cuore.

UNA PATOLOGIA DIFFICILE DA DIAGNOSTICARE

Tuttavia, nonostante la patologia sia da quasi trentanni conosciuta, è difficile riuscire a riscontrare delle alterazioni coronariche anche in sportivi professionisti che si sottopongono a controlli periodici: la Sindrome di Brugada rientra infatti tra quelle malattie asintomatiche e può essere diagnosticata solo attraverso esami più approfonditi quali una coronarografia e che, sovente, non vengono eseguite sui giovani dato che in questi casi si temono degli effetti collaterali. Insomma, si possono prevenire questi episodi di morte improvvisa? In realtà, ad oggi, gli studi non sono riusciti ancora a individuare tutte le possibili cause che portano a questa fatalità nei soggetti al di sotto dei 30 anni e alcuni geni, a differenza di altri (come il SCN5A nel caso della Sindrone di Brugada), non sono ancora stati collegati a un determinato tipo di aritmia. Come spiegano alcuni ricercatori, a volte neppure lautopsia riesce a fugare tutti i dubbi e alcune morti restano senza una diagnosi soddisfacente.





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