Alberto Angela/ La stima per il padre Piero: “Ha cominciato quando la tv non esisteva e…” (Tv Talk)

- Francesca Pasquale

Alberto Angela ospite a Tv Talk. Il divulgatore scientifico racconterà dell’enorme successo avuto dal suo programma le Meraviglie con cui ottiene circa 5,8 milioni di telespettatori.

Alberto_Angela_foto Alberto Angela

Alberto Angela non poteva non parlare del padre Piero nel suo intervento a Tv Talk. Oltre ad anticipare che le nuove puntate di Ulisse, il programma di Raitre, andranno in onda da marzo, ha commentato le dichiarazioni rilasciate dal padre nell’intervista rilasciata a Domenica In. «Ormai lui non è più il figlio di Piero Angela, sono io ad essere il padre di Alberto», così aveva commentato il successo del figlio, campione di ascolti e cultura grazie al suo ultimo programma, “Meraviglie – La penisola dei tesori”. Ha scherzato Piero Angela e quelle immagini hanno strappato un sorriso anche al figlio Alberto durante l’intervista a Tv Talk: «Vorrei ricordare una cosa: lui ha cominciato quando ancora la televisione non esisteva ed è ancora in prima serata». Così ha voluto ricambiare l’attestato di stima del padre, riconoscendogli il contributo a livello culturale. Con i suoi libri e le sue trasmissioni ha reso accessibile e affascinante la scienza sul piccolo schermo, proprio come sta facendo ora Alberto Angela. (agg. di Silvana Palazzo)

LE PAROLE DI STIMA PER IL PADRE

Grande successo per Alberto Angela ospite anche a Tv Talk. Nella giornata di ieri, il celebre giornalista e divulgatore è stato intervistato da Massimo Gramellini raccontando il successo di “Meraviglie”, in onda sulla rete ammiraglia di Casa Rai. Angela ha esordito ribadendo di non seguire il Festival di Sanremo, ma non per un atteggiamento volutamente snob: “Diciamo che io, quando c’è Sanremo, sono sempre fuori a fare delle riprese… Mi è capitato di vederlo, anche per seguire certe dinamiche, però, purtroppo, capita sempre e comunque -e non è una scusa- nei momenti in cui siamo fuori a fare delle riprese. Prossimamente saremo fuori a fare delle riprese per Ulisse e capitano proprio quando c’è Sanremo. I miei figli? Non credo lo guardino”. Successivamente, le bellissime parole nei confronti del padre Piero: “Abbiamo fatto televisione in due momenti diversi. Certamente lui continua a rimanere mio papà, e rimane inarrivabile, perché quello che è riuscito a fare, aprire una via nella divulgazione della scienza, ma non solo, anche dell’economia e della medicina… Lui ha cominciato quando la televisione ancora non c’era ed è ancora in prima serata”. Alberto Angela ha parlato anche di Ulisse, affermando che la trasmissione tornerà in onda su Rai3 dal mese di marzo. (Aggiornamento di Valentina Gambino)

ALBERTO ANGELA A TV TALK

Tra poche ore a Tv Talk viene celebrato il successo mediatico che sta ottenendo il divulgatore Alberto Angela che con la sua trasmissione, Meraviglie – la penisola dei tesori, tiene inchiodati gran parte degli italiani davanti ai propri televisori alla riscoperta delle bellezze del nostro Paese. Angela è diventato una vera e propria star conquistando l’interesse del pubblico anche per alcune sue esternazioni rilasciate durante un’intervista a La Repubblica in cui si è letteralmente scagliato contro il Louvre definendolo ‘un covo dove espongono la refurtiva’ per via dei tanti capolavori che dovrebbero essere ridati all’Italia: “La Gioconda no, perché la portò con sé Leonardo. Ma quel che ci è stato sottratto dopo il 14 luglio del 1789, sì. La Rivoluzione francese, con la Dichiarazione dei diritti dell’uomo, è lo spartiacque. Da quel momento infatti la storia non la fanno più solo i vincitori e dunque, da quella data, il bottino di guerra va sempre restituito, anche se nel mondo i saccheggi sono continuati sino alla metà del XX secolo. Noi abbiamo restituito l’obelisco all’Etiopia. In Francia c’è un lungo elenco di queste meraviglie italiane, da Leonardo a Raffaello, al Mantegna”.

ALBERTO ANGELA E IL SEGRETO DEL SUO SUCCESSO

Il divulgatore scientifico, scrittore e giornalista italiano Alberto Angela sarà ospite a Tv Talk. Reduce da un successo senza precedenti con il programma scientifico di Rai 1, Meraviglie – la penisola dei tesori che nella scorsa puntata in onda il mercoledì ha vinto la serata con circa sei milioni di telespettatori e il 23,81% di share, Alberto Angela racconterà da dove nasce il segreto del suo successo. Un successo anche sui social, visto che si è confermato tra i più commentati sui social dell’intera giornata, con circa 132mila interazioni. Anche tra i giovani il programma è stato molto apprezzato visto che in una nota Rai è stato sottolineato come Meraviglie sia stata la prima scelta della serata sui giovani tra i 15-24 anni per i quali lo share è stato del 20,90. A complimentarsi con Alberto Angela e con il suo programma è stato anche il premier Paolo Gentiloni che in un tweet ha scritto: “#Meraviglie con #AlbertoAngela orgoglio della grande bellezza italiana. Quando la Rai fa la Rai. #ServizioPubblico”.

ALBERTO ANGELA, UN POZZO DI INFORMAZIONI E CONOSCENZA

Quello che molti si sono chiesti in questi giorni è che sicuramente le immagini delle bellezze d’Italia emozionano e fanno rimanere incollati milioni di telespettatori, ma soprattutto a sorprendere in positivo è l’entusiasmo con cui Alberto Angela conduce il pubblico alla scoperta delle bellezze italiane che risulta essere contagioso. Il suo linguaggio è infatti chiaro, ma allo stesso tempo emozionante perché ricco di enfasi. Come non esserlo visto che parla di meraviglie della nostra penisola, permettendoci di fare un viaggio unico sia nella storia, ma anche nell’architettura e nell’ingegneria. Insomma Alberto Angela ha quel quid in più che fa sì che il pubblico apprezzi il suo modo di fare show. Il divulgatore infatti non è mai noioso, pur essendo sempre molto serio e preparato, si può definire un pozzo di informazioni e conoscenza ma allo stesso tempo anche un uomo avventuroso e libero con la passione per i viaggi. Nonostante innumerevoli pregiudizi sul suo conto essendo il figlio di Piero Angela, Alberto ha saputo conquistare tutti, grazie al duro lavoro e senza mai montarsi la testa. I suoi segreti sono due: usare un linguaggio universale ma soprattutto chiaro e poi metterci tanta emozione.





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