SANREMO 2013/ Le pagelle della seconda serata: Carla Bruni e Fabio Fazio, un flop come Elio e le storie tese

- Gianni Foresti

Per GIANNI FORESTI, malissimo Elio e le storie tese con una canzone provocatoria e "schifosa". Male anche Fabio Fazio, bene invece la Littizzetto. Le sue pagelle

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Eccoci alle pagelle dedicate ai protagonisti della seconda serata del Festival di Sanremo 2013, dai presentatori agli ospiti. 

Luciana Littizzetto. Ieri sera la ragazza si è svegliata dal torpore. Il fatto che ci fosse la super modella Bar Refaeli e Carla Bruni  ha attizzato  la nostra. Colpita nel segno, nascere gnocca è destino, il rapanello pallido si è espressa in maniera brillante spargendo battute ruvide a valanga sui vari cantanti, ospiti, Fabiolino e prendendo per i fondelli la signora Sarkò che suonava la chitarrina. Voto 6/7. Non è che il dott. Fuentes  è a Sanremo?

Fabio Fazio. È  stato l’uomo tappezzeria per quasi tutta la serata. Era incantato dai continui ingressi della statuaria modella Bar? Ha sbagliato il nome di Malika Ayane e la cantante lo ha ripreso. Poteva non farsi vedere e condurre solo in voce e nessuno si sarebbe accorto della sua mancanza. Un accenno di vitalità lo ha avuto ritornando al vecchio lavoro di imitatore duettando insieme a Marcorè. Voto 3, per favore cercate il dott. Fuentes.

Beppe Fiorello. Ha cantato un medley di un mostro sacro, Domenico Modugno. Poteva essere un promone della fiction targata Rai, ma non è stato così. Ve lo ricordate quando sostituì il fratello al karaoke? Ne è passata di acqua sotto i ponti per fortuna. Bravo. La giacca del 1958 che ha indossato Mr. Volare è stata la chicca della serata. Voto 7, stia attento a non sovraesporsi. 

Carla Bruni. Dopo Va, Pensiero e Toto Cutugno, è arrivata l’ex première dame de France. Marchetta discografica, canzone in lingua d’oltralpe orribile. Ma non aveva detto che si vergognava di essere italiana? E Sarkò il piccoletto? Ma il nome Battisti non le dice nulla? Voto Zero, potrebbe fare un bel duo con la Rafaeli alla batteria.

Silvio Berlusconi. Ieri sera ha gioito, poco Festival dell’Unità, anzi crestine  milaniste  come se piovesse:  il cantante dei Modà, Max Biaggi, il leader degli Almamegretta con un cappellino/parrucchino alla El Shaarawy e l’israeliano Asaf Avidan. Voto 7 al barbiere. Che sia prezzolato dal Cavaliere?

Look. Max Gazzè sembrava vestito alla Rino Gaetano, ma in versione più elegante. Lo hanno fregato le scarpe a punta maculate. Inguardabili. Voto 2, Calzaturificio Albanese doc.

Carlo Cracco. È Il re dello scalogno e degli chef, star televisiva, uomo copertina, testimonial. Ormai è come il prezzemolino. Faccia da duro sosia giovane di Kris Kristofferson, ha messo il farfallino a una camicia con il collettino alla Fabiolino. Voto 5, pare che per mangiare da lui bisogna avere la American Express Diamante. Ma quando trova il tempo di cucinare?

Elio e la Storie tese. Irriverenti sopra le righe, troppo. Dopo  17 anni si sono vestiti da chierichetti e hanno cantato una canzone provocatoria-schifosa, per poi pigliarci in giro con il secondo motivo. Scarsi senza idee. Voto 3, meglio quando hanno  impersonavano i Rockets argentati con La Terra dei cachi.





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