CONCLAVE 2013/ Diretta, il nuovo Papa è Jorge Mario Bergoglio con il nome di Francesco

- La Redazione

Come previsto la prima votazione di ieri sera ha dato come esito una fumata nera. Oggi altre quattro votazioni, ci sarà la fumata bianca? La diretta dell'elezione del nuovo Papa live

infophoto_vaticano_R439 Foto Infophoto

Secondo quanto si viene a sapere il nuovo Papa, Francesco, come prima cosa ha telefonato al suo predecessore, Josef Ratzinger. Una telefonata di cui non si conosce ovviamente il contenuto, sicuramente ringraziamento e richiesta di preghiere. Intanto le massime autorità di tutto il mondo salutano l’elezione di Papa Francesco, il primo Papa non europeo dopo 1300 anni, con messaggi augurali sui maggiori social network. Il presidente degli Stati Uniti Obama ha sottolineato la scelta di un pontefice latino americano, una scelta che “parla alla forza e alla vitalità di una regione di importanza sempre maggiore”. Il segretario delle Nazioni Unite Onu, Ban Ki-moon si congratula con il nuovo Papa: “Le Nazioni Unite e la Santa Sede condividono molti obiettivi comuni la pace, la giustizia sociale e i diritti umani, l’eliminazione della fame e della povertà”. Si è poi detto certo che continuerà sula strada di Benedetto XVI promuovendo il dialogo interreligioso. Il gran imam di Al Azhar Ahmed el Tayyeb ha invece fatto sapere che domani manderà un telegramma personale a Francesco, come ha fatto sapere il consigliere diplomatico del principale centro teologico sunnita, aggiungendo che spera che le relazioni adesso tornino normali. Messaggio su tiwtter del primo ministro inglese david Cameron: La nomina di Sua Santità Papa Francesco I, 266mo vescovo di Roma, segna un giorno importante per gli 1,2 miliardi di cattolici nel mondo”.

Il primo Papa argentino è  Jorge Mario Bergoglio, arcivescovo di Buenos Aires. Ha preso il nome di Francesco per il suo Pontificato, primo anche in questo. Finalmente, dopo una attesa carica di ansia, si è affacciato ala loggia di San Pietro e il suo saluto alla folla festosa è stato introdotto da una sentita preghiera per Benedetto XVI. Colpendo tutti poi con un gesto inedito ha chinato il capo e ha chiesto alla folla di pregare prima per lui, prima che lui lo facesse per la gente. Ecco le sue parole:

“Fratelli e sorelle buonasera 

Sapete che il dovere del conclave era di dare un vescovo a Roma. Sembra che i miei fratelli cardinali sono andati a prenderlo alla fine del mondo. Siamo qui. Vi ringrazio per l’accoglienza. La comunità diocesana di Roma al suo vescovo e prima di tutto una preghiera per il nostro Papa emerito Benedetto XVI.
Preghiamo insieme per lui perché il signore lo benedica e la Madonna lo custodisca.

(recita del Padre nostro, Ave Maria, Gloria)

Adesso incominciamo questo cammino della chiesa di Roma, vescovo e popolo insieme, quella che presiede nella carità tutte le Chiese, di fratellanza, amore, fiducia tra noi, preghiamo sempre per noi, uno per l’altro, per tutto il mondo, perché ci sia una grande fratellanza. Mi auguro che questo cammino di Chiesa che cominciamo in cui mi aiuterà  il mio cardinale vicario sia fruttuoso per l’evangelizzazione per questa bella città. 

Vi do la benedizione, ma vi chiedo prima un favore. Prima che il vescovo benedica il popolo, vi chiedo che voi pregate il Signore perché benedica i suo vescovo. Facciamo in silenzio questa preghiera di voi su di me”.

Con il nome di Francesco, l’argentino Jorge Mario Bergoglio è il 266esimo Papa della Chiesa cattolica, nonché sommo Pontefice della Chiesa universale, sovrano dello Stato della Città del Vaticano. Nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936 da una famiglia di origine piemontese, Papa Francesco ha studiato dapprima come tecnico chimico, poi in seminario, per poi entrare a far parte nel 1958 come novizio della Compagnia di Gesù. Bergoglio h poi insegnato per alcuni anni letteratura e psicologia nei collegi di Santa Fe e Buenos Aires, ricevendo poi l’ordinazione sacerdotale il 13 dicembre 1969, diventando successivamente rettore della facoltà di teologia e filosofia a San Miguel. Dopo aver completato il dottorato, invece, divenne direttore spirituale e confessore della locale chiesa della Compagnia di Gesù e, il 20 maggio 1992, viene nominato vescovo ausiliare di Buenos Aires e titolare di Auca. Cinque anni dopo, il 3 giugno 1997, viene invece nominato arcivescovo coadiutore di Buenos Aires. Poi, a seguito della morte del cardinale Antonio Quarracino, diventa primate d’Argentina. A seguito della nomina cardinalizia da parte di papa Giovanni Paolo II, il 21 febbraio 2001 con il titolo di San Roberto Bellarmino, Bergoglio viene eletto a capo della Conferenza Episcopale Argentina, dal 2005 al 2011. Oggi, 13 marzo 2013, alle 20.13, Jorge Mario Bergoglio è il nuovo Pontefice con il nome di Francesco.

Habemus Papam. Alla fine, nella seconda giornata del Conclave, la fumata bianca è arrivata alla quinta votazione. Alle 19.06 il comignolo della Cappella Sistina ha iniziato a fumare e la piazza San Pietro gremita di fedeli è esplosa in un boato di gioia, accompagnato dal suono delle campane a festa. I 115 cardinali elettori hanno quindi finalmente raggiunto la maggioranza necessaria di voti (77) per eleggere il successore di Benedetto XVI e adesso c’è grande attesa per scoprire chi sarà il 266esimo Pontefice della storia della Chiesa. Dopo la fumata bianca, infatti, il cardinale francese Jean-Louis Tauran, attuale capo dicastero per il Dialogo interreligioso, nella sua veste di protodiacono annuncerà ai fedeli in piazza San Pietro il nome del Papa appena eletto. Affacciato dalla Loggia centrale di San Pietro, pronuncerà la celebre formula: “Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam!”. Poi continuerà: “Eminentissimum ac reverendissimum dominum, dominum (seguito dal nome dell’eletto in accusativo latino), Sanctae Romanae Ecclesiae Cardinalem (e il cognome non tradotto), qui sibi nomen imposuit (e il nome pontificale in genitivo latino, seguito dal numerale ordinale)”. Subito dopo, quindi, ecco che il nuovo Pontefice potrà fare la prima apparizione pubblica davanti alla folla di fedeli in festa.

Habemus Papam. Dopo due fumate nere, di ieri sera e di questa mattina, le campane a San Pietro suonano a festa. Il nuovo Papa è stato eletto al quinto scrutinio. Poco dopo le 19 dal comignolo della Sistina è uscito fumo bianco: il successore di Benedetto XVI è stato eletto. Grande attesa per il nome.

Dopo le due fumate nere di ieri sera e di questa mattina, gli occhi del mondo tornano a fissare il comignolo posto per l’occasione sul tetto della Cappella Sistina. I 115 cardinali non hanno preso una decisione anche nella seconda operazione di voto di stamattina e non è stata dunque raggiunta la maggioranza necessaria (77 voti su 115) per eleggere il nuovo Pontefice dopo le dimissioni di Benedetto XVI. C’è quindi grande attesa per la terza fumata delle ore 19 (clicca qui per vedere la diretta streaming della terza fumata)

Da qualche ora un gabbiano si è piazzato sul comignolo della Cappella Sistina, quel comignolo che tutto il mondo sta tenendo d’occhio da ieri sera in attesa che giunga la fumata bianca che annuncia l’elezione del nuovo Papa. Imperterrito, il gabbiano se ne sta appollaiato indifferente e inconsapevole che qualche decina di milioni di persone lo sta guardando. Sembra che stia sorvegliando l’andamento del Conclave, ma quello che invece apra una coincidenza alquanto bizzarra è un episodio avvenuto lo scorso gennaio, quando Benedetto XVI era ancora Papa. Al termine di un Angelus domenicale il Papa aveva infatti liberato una colomba, simbolo della pace, come già fatto in altre occasioni anche da suoi predecessori. Ebbene, sotto agli occhi di tutti i presenti improvvisamente era sbucato un gabbiano che si era diretto inferocito verso la colomba cercando colpirla con il becco e ucciderla. La povera colomba inseguita per trovare rifugio era dovuta infilarsi proprio nella finestra del Pontefice. Dopo molto tempo trascorso sul comignolo sopra la Cappella Sistina, invece, il gabbiano alla fine ha spiegato le ali ed è volto via.

Mentre è ancora in corso all’interno della Cappella Sistina la quarta votazione dei 115 cardinali elettori e in attesa di scoprire chi sarà il nuovo Pontefice, Eleonore Schoenborn spera di non vedere il proprio figlio prendere il posto di Benedetto XVI. La donna, 92 anni, è infatti madre del cardinale austriaco Christoph Schoenborn, attualmente impegnato nel Conclave. “Essere Papa sarebbe troppo per Christoph, sarebbe troppo difficile per lui perché è troppo buono per questo incarico”, ha detto Eleonore Schoenborn al quotidiano austriaco Kronen-Zeitung, sottolineando che l’eventuale elezione del figlio renderebbe ancora più difficile vederlo: “Se andasse veramente a Roma, non lo vedrei più. Sono troppo vecchia per un viaggio simile. Sarebbe un addio per sempre”. Già oggi visitare il figlio cardinale non è così semplice, tanto che riesce a raggiungere Vienna dalla sua casa a Schruns, nell’Austria occidentale, solo una volta all’anno. Il domenicano Christoph Schönborn, 68 anni, già allievo di Joseph Ratzinger e presidente della Commissione che ha redatto il Catechismo della Chiesa Cattolica, è arcivescovo di Vienna e nella rosa di coloro considerati favoriti.

Dopo le due fumate nere di ieri sera e di questa mattina, giunte al termine delle prime due votazioni, gli occhi del mondo tornano a fissare il comignolo posto per l’occasione sul tetto della Cappella Sistina. I 115 cardinali non hanno preso una decisione anche nella seconda operazione di voto di oggi e non è stata dunque raggiunta la maggioranza necessaria (77 voti su 115) per eleggere il nuovo Pontefice dopo le dimissioni di Benedetto XVI. Dopo i primi due scrutini di questa mattina, mercoledì 13 marzo 2013, e la successiva fumata (anche in questo caso nera), bisognerà attendere le due prossime votazioni del pomeriggio, in teoria avvenute in questi minuti: la relativa fumata che si ottiene bruciando le schede votate non avrà luogo però dopo ogni singola votazione, ma solamente intorno alle 19. Se dopo una votazione intermedia si dovesse giungere all’elezione del nuovo Pontefice, allora la fumata bianca potrebbe già avvenire a metà pomeriggio, tra le 17.30 le 18.

All’inizio sembrava quasi una fumata bianca: emozione e sussulto nei milioni di telespettatori di tutto il mondo oltre ovviamente a coloro che si trovavano in piazza san Pietro. Purtroppo era invece una nuova fumata nera quella di stamane alle ore 11 e 45, in anticipo sui tempi, come si è capito dopo pochi secondi quando il fumo è diventato del tutto nero. Qualche secondo di emozione dunque ma tutto rinviato a stasera quando ci sarà la seconda fumata della giornata a meno che la votazione di oggi pomeriggio non decida il nuovo Papa: allora sì che potremo vedere una fumata davvero bianca. Come ha spiegato oggi Padre Lombardi le fumate nere sono date da composizione chimica del fumogeni di perclorato di potassio, antracene e zolfo. Per la fumata bianca invece si usa  clorato di potassio, lattosio e colofonia. La colofonia, detta anche “pece greca”, è una resina naturale di colore giallo ottenuta dalle conifere.

Joseph Ratzinger non sarà presente alla prima Messa del nuovo Papa. Lo ha detto Padre Federico Lombardi, direttore della sala stampa della Santa Sede, incontrando i giornalisti. Lo stesso Lombardi ha comunque fatto sapere che Benedetto XVI sta seguendo da Castelgandolfo “con molta attenzione e partecipazione” le diverse fasi del Conclave, ricordando che anche ieri il Papa emerito ha seguito la messa nella Basilica di San Pietro e il successivo Extra Omnes. “Viviamo un momento bello e intenso. Sentiamo salire l’emozione e l’attesa. Anche questa mattina tantissimi nella piazza, clima molto sereno», ha spiegato il portavoce vaticano dopo la fumata nera di oggi, spiegando che l’esito dei primi tre scrutini del Conclave sono un fatto “molto normale, segno di nessuna divisione” tra i cardinali. “A Santa Marta, oltre ai pasti e al riposo, c’è tempo anche per colloqui personali tra cardinali”, ha rivelato padre Lombardi, spiegando come “non ci sono limiti per approfondimenti, per informarsi meglio”. In questo modo, ha detto, i cardinali possono chiarire i loro dubbi e “riflettere e porre elementi di discussione tra di loro alla luce delle votazioni”.

Padre Lombardi ha tenuto il consueto incontro giornaliero con i giornalisti, cominciando con una battuta: credo sappiate chi siamo (alludendo a se stesso e ai suoi due collaboratori), “ci chiamano la Trinità”. Poi ha voluto sottolineare il clima di Questo Conclave: “E’ un momento intenso e bello sentiamo salire l’emozione e lo vediamo nella piazza di San Pietro, più gente di quanto ci saremmo aspettati ieri sera. Un clima sereno e gioioso che prelude all’elezione del Papa. I romani amano il Papa, da qualunque parte del mondo egli venga”. Aggiungendo: ” ci aspettavamo ieri e oggi fumata nera. E’ un conclave normale, due fumate nere non significa divisioni tra i cardinali”.

-Secondo molte fonti, il Papa emerito Benedetto XVI starebbe seguendo lo svolgersi del Conclave in in diretta televisiva. L’ultimo a dire questo  è padre Thomas Rosica, responsabile del network televisivo cattolico canadese. Lo stesso Ratzinger ha assistito ieri all’Extra omnes e alle precedenti parole del cardinale decano Angelo Sodano. Proprio quest’ultimo ha voluto rendere omaggio a Benedetto XVI nella propria omelia: “Anche noi oggi con tale atteggiamento interiore vogliamo offrirci con Cristo al Padre che sta nei Cieli per ringraziarlo per l’amorosa assistenza che sempre riserva alla sua Santa Chiesa ed in particolare per il luminoso Pontificato che ci ha concesso con la vita e le opere del 265º Successore di Pietro, l’amato e venerato Pontefice Benedetto XVI, al quale in questo momento rinnoviamo tutta la nostra gratitudine. Allo stesso tempo – ha aggiunto Sodano – oggi vogliamo implorare dal Signore che attraverso la sollecitudine pastorale dei Padri Cardinali voglia presto concedere un altro Buon Pastore alla sua Santa Chiesa”.

Seconda fumata, è nero il fumo che esce dal comignolo della Cappella Sistina dopo la seconda votazione della seconda giornata di Conclave. Delusione in piazza San Pietro per i migliaia di fedeli presenti. Si rimanda tutto  a oggi pomeriggio con la terza votazione prevista oggi verso le 17 e 30, nella quale non è prevista la fumata tranne ovviamente non sia una fumata bianca. Poi verso le 19 ultima votazione della giornata.

La prima votazione di oggi ha dato esito evidentemente negativo in quanto nessuna fumata è uscita dal comignolo della Cappella Sistina. A questo punto grande è l’attesa per a votazioe di mezzogirono dove una fumata o bianca o nera invece ci sarà. Ecco un estratto dall’intervista al vaticanista di Panorama del sussidiario.net: “Sono molte le personalità presenti nel collegio cardinalizio che possono essere prese in considerazione, anche se al momento non ce n’è alcuna capace di emergere più delle altre, come accadde invece con Joseph Ratzinger otto anni fa. Nonostante questo, osservando la situazione da un altro punto di vista, si può apprezzare il fatto che il collegio offra così tante individualità, storie personali e provenienze diverse, dall’Europa all’America, che ovviamente garantiscono una varietà certamente interessante di candidati”. 

Secondo giorno di Conclave: attese oggi fino a quattro votazioni nel caso non si riuscisse a trovare una maggioranza. La prima votazione è prevista intorno alle ore 10 e 30 e il risultato verrà segnalato solo in caso di elezione di nuovo Pontefice con l’apposita fumata bianca. Non ci sarà dunque una fumata nera in caso negativo. Seconda votazione verso le ore 12 e in questo caso ci sarà anche la fumata nera in caso negativo. Terza votazione intorno alle ore 17 e 30 e di nuovo nessuna fumata nera, ma solo bianca se si troverà la maggioranza. L’ultima votazione della giornata è verso le ore 19 e in caso megativo avremo la fumata nera.

E’ stata fumata nera, come previsto: ieri sera verso le ore 20 dal comignolo della Cappella Sistina il fumo è uscito abbondantemente nero. E dire che in diverse migliaia i fedeli erano accorsi in piazza San Pietro nella speranza che la prima fumata del Conclave apertosi ufficialmente ieri alle 16 e 30 indicasse già l’elezione del nuovo Pontefice.
Delusione fra quanti erano sul luogo, come si è potuto ascoltare dalle loro parole, ma come detto era praticamente impossibile che la fumata fosse bianca. Nel pomeriggio addirittura parlando con i giornalisti Padre Lombardi responsabile vaticano dei rapporti con la stampa aveva detto che forse non si sarebbe neanche votato: i cardinali dopo aver prestato giuramento e essere rimasti soli nella sala del Conclave avevano infatti ascoltato una ultima meditazione preparatoria, cosa che, diceva il sacerdote, poteva a seconda della durata indurre a rimandare il primo voto a oggi. Così non è stato e una prima votazione si è effettivamente tenuta.
Oggi l’attesa diventa dunque ancor più massiccia: sono previste ben quattro votazioni e la speranza di tutti è che si possa arrivare al risultato positivo. Ieri si era tenuta la messa Pro Eligendo Pontefice che aveva visto una omelia del cardinal Sodano: nessuna dichiarazione riguardo al nuovo Papa ma anzi ancora una volta il caloroso ringraziamento nei confronti di Benedetto XVI. “Miei fratelli preghiamo perché il Signore ci conceda un Pontefice che svolga con cuore generoso tale nobile missione” ha detto l’ottantenne cardinale che per limiti di età non partecipa al voto. Alle 16 e 30 poi era iniziato il trasferimento nella Cappella Sistina, il solenne giuramento dei cardinali e poi l’emozionante momento del”extra omnes, il fuori tutti, con la chiusura solenne del portone della Cappella. Ha fatto piacere a molti vedere sia a messa che nella Cappella Sistina la figura di padre Georg, il segretario personale di Benedetto che lo accompagna nel suo ritiro di Castel Gandolfo in Vaticano a espletare la sua funzione di prefetto della Casa Pontificia: un segno di gioiosa continuità con il passato. In una lettera confermata ufficialmente intanto spunta la previsione del cardinale arcivescovo di New York Timothy Dolan: «La mia previsione è di un successore di Pietro entro giovedì sera, con la messa inaugurale il 19 marzo, festa di San Giuseppe».

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