Faceva prostituire e abusava della figlia disabile: a stanarlo un giovane nigeriano giunto a Roma. In premio, permesso di soggiorno per motivi umanitari.
Una vicenda terribile, quella che arriva da Roma, ma che fortunatamente si è conclusa con un lieto fine grazie all’intervento di un giovane nigeriano dal passato difficile. Protagonista dell’orrenda vicenda è un padre pedofilo di 45 anni disposto a vendere il corpo della figlia minorenne e disabile in cambio di denaro. Dall’altra parte, un giovane straniero di 28 anni, Samson Mavis, giunto dalla Nigeria a Roma dopo essersi lasciato alle spalle un triplice lutto, quello dei genitori e del fratello, tutti rimasti uccisi nel suo Paese di origine. Il ragazzo, oltre ad essere un cattolico convinto, in Africa era detective della polizia e proprio in lui si è imbattuto il 45enne, che a bordo del suo suv gli prometteva rapporti sessuali con la figlia, seduta sul sedile posteriore, non solo minore ma anche affetta da disabilità fisica e psichica. A quel punto, il nigeriano ha deciso di intervenire fingendo di essere interessato all’incontro. Si è quindi fatto dare tutte le informazioni, numero di telefono del pedofilo compreso, ed una volta convinto il 45enne del successivo incontro a pagamento con la figlia, si sarebbe rivolto alla polizia raccontando tutto e facendo così scattare le manette a carico dell’orco. Il 28enne, in premio, avrebbe ricevuto il permesso di soggiorno per motivi umanitari, già firmato dal questore.
LA TECNICA DELL’ORCO E GLI ARRESTI
Il suo obiettivo era quello di adescare giovani di colore ai quali vendere le prestazioni sessuali della figlia. “Ti do 25 euro se vieni con lei, ci divertiamo”, diceva ai ragazzi che fermava, mentre era nel suo fuoristrada con la giovanissima vittima a bordo, mostrando loro anche alcuni video con la figlia protagonista, coinvolta in scena hard. Così è stato anche con il 28enne coraggioso che, dopo aver fissato l’incontro, si è recato nel luogo dell’appuntamento seguito a vista dagli agenti della polizia in abiti borghesi che aveva preventivamente allertato. Dopo essere salito sull’auto, il 45enne gli avrebbe riferito un cambio di programma inaspettato: “per oggi non abbiamo tempo di stare con lei, se vuoi divertiti un pochino giocando. Ma oggi è meglio che tu stia con me, la prossima volta andrai con lei”. A quel punto, spaventato per quanto sarebbe potuto accadere, lo straniero sarebbe riuscito a mettere al corrente gli agenti delle intenzioni del padre pedofilo via sms, riuscendo a bloccarlo ancora a bordo del suv. Dopo avergli sequestrato il cellulare, i militari avrebbero confermato al suo interno numerosi video ed immagini choc. In alcuni la figlia disabile era coinvolta in scene di sesso con almeno sei uomini di colore nelle quali prendeva parte anche il padre che era solito impartire ordini. Inevitabili, per il 45enne, le manette, seguite poco dopo dall’arresto di altre due persone, entrambi ragazzi di colore, identificati grazie ai video. Il nigeriano, di contro, dopo un arrivo in Italia non semplice, è pronto a voltare pagina ed a vivere finalmente la sua nuova vita. “Ho fatto solo il mio dovere”, ha commentato, dopo il “premio” che gli è stato conferito per il suo coraggio.
