• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
IlSussidiario.net

Home » Educazione » SCUOLA/ Progetto Bei, quei bambini (fortunati) sulla strada del bilinguismo

  • Educazione

SCUOLA/ Progetto Bei, quei bambini (fortunati) sulla strada del bilinguismo

Marina Marinetti
Pubblicato 3 Febbraio 2016
bambina_scuola_compitoR439

Immagini di repertorio (Infophoto)

E se i figli avessero la "fortuna" di capitare in una primaria con il programma Bei (Bilingual Education Italy)? Probabilmente in futuro se la prenderebbero con i genitori. MARINA MARINETTI

Ogni venerdì, alle 14.30, mi viene il mal di pancia. È l’ora in cui le maestre di inglese dei miei figli, o meglio, le “teachers”, inviano ai genitori la mail con compiti per il fine settimana. Questi si sostanziano nella visione di presentazioni in Power point e studio di papelli in inglese su argomenti come il sistema geodetico, la filogenesi degli artropodi e il ciclo di Calvin. Detto per inciso, i miei figli sono rispettivamente in terza e quarta elementare — pardòn, primaria — e questi argomenti pare siano parte a pieno titolo dei programmi ministeriali. Solo che i miei figli li studiano in inglese. Non che siano iscritti a qualche istituto privato — pardòn, paritario — né a qualche scuola estera: si tratta solo del progetto Bei (Bilingual Education Italy) che dal 2010 interessa sei scuole primarie della Lombardia. Compresa quella sotto casa nostra.


SCUOLA/ Latino alle medie, quegli ostacoli “invisibili” che si chiamano didattica, prof e famiglie


Che fortuna, direte: ci sono famiglie che traslocano, pur di rientrare nel bacino d’utenza di una primaria Bei e far assistere i propri figli a lezioni di geography, science e literacy durante le quali la teacher entra in aula e per tutto il tempo parla di argomenti difficili in una lingua sconosciuta (anche se è italiana). Non è sadismo, ma apprendimento “per immersione”. Un po’ come quando, a quattro anni e nessuna intenzione di mettere la testa sott’acqua, ti gettano dove non tocchi per insegnarti a nuotare. Sarà traumatico, ma la maggior parte delle volte funziona.


SCUOLA/ Educazione sessuale e ddl Valditara, come evitare la trappola delle “istruzioni per l’uso”


Oltre al lavoro a scuola, il programma Bei presuppone un meticoloso lavoro. Non tanto da parte dei bambini, i quali, in preda alla signora che entra in classe e tutto il tempo emette strani versi, presto soccombono alla Sindrome di Stoccolma, quanto da parte dei genitori, che ogni fine settimana — e spesso anche durante la settimana — sono obbligati a studiarsi il sistema geodetico, la filogenesi degli artropodi e il ciclo di Calvin di cui sopra, in inglese, beninteso, per poterlo insegnare — di norma a memoria — ai propri figli, i quali a scuola emetteranno gli strani versi appresi. Ho scritto “obbligati” perché, come in altre situazioni, anche nel Bei, come nel film di Totò, chi si ferma è perduto e non c’è nessuna speranza di redenzione.


Suicidi giovanili, Crepet: "Fallimento della società"/ "Il rapporto con l'IA sostituisce i docenti tutor"


Il percorso è tutt’altro che facile, ma per il futuro dei nostri figli si fa questo e altro. Peccato che oggi apro il quotidiano la Repubblica e scopro che questo — e forse anche l’altro che ci danniamo a fare per loro — probabilmente è del tutto inutile: utilizzando il medesimo deep learning anche le macchine stanno imparando a tradurre simultaneamente.

Il che significa che tra qualche anno — nel 2016, secondo Alec Ross, autore di The industries of the future (Simon & Schuster), uscito oggi negli Stati Uniti — le barriere linguistiche non esisteranno più, abbattute da auricolari che tradurranno simultaneamente gli altri idiomi. Microsoft ci sta lavorando alacremente con il suo Skype translator, lanciato a fine 2014, che permette di conversare passando simultaneamente dall’inglese al tedesco, o allo spagnolo, francese, portoghese. E sì, anche italiano. Così, se ancora avevo qualche dubbio sulle colpe che i miei figli, una volta cresciuti, mi avrebbero rinfacciato, ora ne ho la certezza: con le cuffiette — pardòn, the earphones — del traduttore simultaneo nelle orecchie, mi manderanno a quel paese per avergli rovinato, da bambini, tanti pomeriggi insegnandogli l’inglese. Secondo voi, in che lingua lo faranno?


Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie di Educazione

Ultime notizie

Gli archivi del canale di Educazione

ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net