Il Principe Carlo parla con i defunti per tenere vivo il loro ricordo ma questo non è l'unico racconto che Robert Jobson fa nel suo libro "The Real Charles"
Il Principe Carlo torna protagonista di un nuovo libro che svela alcuni dettagli “The Real Charles” firmato da Robert Jobson. Questo nuovo “racconto” inedito del principe non solo alzerà il velo su quello che è stata la sua vita privata, la vita con i figli senza Diana e tutto quello che in questi anni molti fan del gossip reale non hanno ancora conosciuto, ma rivela un carattere inedito del Principe ed erede al trono, salvo sorprese dell’ultimo minuto. A scrivere del futuro re de d’Inghilterra è il corrispondente reale del Daily Mail, Robert Jobson, autore del nuovo libro che, al momento, viene pubblicato a puntate sul giornale di cui fa parte. Secondo quanto riporta l’autore sembra proprio che il Principe Carlo sia molto dedito alla vita ultraterrena e proprio nel nome della fede che professa è molto legato ai suoi defunti.
LE RIVELAZIONI DI ROBERT JOBSON
Secondo quanto racconta Jobson sembra che Carlo parlerebbe con i suoi parenti defunti per “mantenere vivo il loro spirito” e lo farebbe nei momenti in cui si trova tranquillo e nella più completa solitudine. In particolare, le sue prime parole sarebbero state rivolte all’amato zio Lord Louis Muntbatten ucciso da una bomba dell’IRA nel 1979 insieme al nipote 14enne Niholas: “All’epoca non riuscivo davvero ad aimmaginare come saremmo venuti a patti con l’angoscia di una perdita così profonda” aveva dichiarato il principe Carlo in un’intervista ma i “racconti” di Robert Jobson rivelano anche altri sentimenti che l’erede al trono spesso tace. Anche in questo caso c’è molta fiction e poca realtà oppure no?
