Trieste blindata per doppio corteo Casapound e rete antifascista: la città spaccata a metà tra destra e sinistra. Guerra di striscioni ma nessuno scontro tra i manifestanti.
Trieste letteralmente blindata per il doppio corteo che oggi ha tenuto banco in città: da una parte gli estremisti di destra di Casapound, dagli altri i militanti della rete antifascista si sono dati “appuntamento” oggi per una manifestazione in simultanea che ha costretto centinaia di agenti delle forze dell’ordine a presidiare la zona per evitare che i manifestanti delle rispettive “piazze” entrassero a pericoloso contatto. Come riporta Il Messaggero, da una parte, all’altezza di piazza Goldoni, il corteo di CasaPound ha proseguito lungo via Battisti. Sulla destra, distanti poche centinaia di metri, ecco i mezzi delle forze dell’ordine a presidiare l’area bloccando la strada, per evitare che i manifestanti potessero incrociarsi. La vera e propria “guerra” è quella andata in scena sui balconi, con striscioni a sostegno dell’una o dell’altra parte esposti dai simpatizzanti delle fazioni che hanno tenuto banco nella giornata dedicata per altro al santo Patrono.
TRIESTE BLINDATA PER DOPPIO CORTEO: MANIFESTANTI INCATENATI PORTATI VIA DA POLIZIA
Certo non sono mancati, e difficilmente in presenza di un doppio corteo di Casapound e rete antifascista in contemporanea sarebbe potuto essere altrimenti, i momenti di tensione. Come riporta Il Piccolo di Trieste, alcuni giovani antifascisti si sono incatenati alla ringhiera che delimita la statua di Giuseppe Verdi, in piazza San Giovanni, per protestare contro il corteo di CasaPound. A manifestare sono stati in tutto una decina di ragazzi, al grido di “da qua non passeranno i fascisti” e “resistenza passiva”. Per evitare che la provocazione sfociasse in qualcosa di più difficile da controllare, le forze dell’ordine hanno prontamente portato via alcuni dei manifestanti mentre altri – benché fossero stati invitati più volte a scendere – hanno deciso di arrampicarsi sulla statua del compositore continuando ad esprimere il proprio dissenso per il corteo nazionale di Casapound. Il corteo antifascista è terminato mentre Casapound si prepara ad assistere al comizio del leader Roberto Fiore.
