India, test missilistico abbatte satellite in orbita terrestre: il premier Modi, "orgoglio del Paese, ora siamo una superpotenza spaziale" come Cina, Russia e Usa
MODI, “ORA SIAMO UNA SUPERPOTENZA DELLO SPAZIO”
Ciò che resta, oltre al raggiungimento di una potenza simile per poter effettuare operazioni del genere, è la richiesta di spazio, visibilità e relativo potere di un’India che continua – un po’ come la Cina – la doppia ed incoerente supercrescita economica e geopolitica da un lato con la decrescita e il sottosviluppo dell’area più povera del Paese, sempre più in aumento. «Nell’esistenza di ogni nazione ci sono momenti che portano il massimo orgoglio e hanno un impatto storico sulle generazioni future. Uno di questi momenti è oggi. L’India ha testato con successo il Missile Anti-Satellite (ASAT). Congratulazioni a tutti per il successo di #MissionShakti» ha scritto su Twitter il primo ministro Modi, poco prima di parlare alla nazione. «Poco fa i nostri scienziati hanno abbattuto un satellite in orbita bassa a una distanza di 300 chilometri», ha sottolineato nel discorso in diretta tv, salvo poi aggiungere «E’ un momento d’orgoglio per l’India, l’obiettivo è stabilire la pace e non creare un’atmosfera di guerra, la missione non è diretta contro alcun Paese». Quello che è certo è che la “super lega” di potenze spaziali ora annovera un’India in più e questo non può che essere un “problema” per le altre tre.
