Alessandro Paci, il comico toscano torna in tv a La sai l'ultima 2019, che lo scorso maggio ha lanciato in 200 sale il film "Non ci resta che ridere"
Alessandro Paci e il film “Non ci resta che ridere”
Alla fine il film è stato realizzato per la gioia di Alessandro Paci e dei suoi fans. Anzi l’attore e comico fiorentino a Movieplayer.it ha raccontato: “il film è venuto anche meglio. La maggior parte dei miei attori sono cabarettisti, come me, e i cabarettisti sono propensi a improvvisare. Se gli dai una parte scritta li metti in difficoltà perché non sono attori di cinema. Sono abituati a lavorare in teatro con un canovaccio e a improvvisare”. Un film incentrato proprio sulla tradizione cabarettistica e sulle barzellette liberamente ispirato a Jesus Christ Superstar in particolare negli episodi in cui è protagonista Massimo Ceccherini. “L’ho rivisto in tv, come ogni anno, a Pasqua e mi sono reso conto che ci sono delle inquadrature del mio film, i dolly che partono dall’alto sugli olivi e finiscono sugli attori, uguali a quelli di Jesus Christ Superstar. Non è voluto, l’ho fatto inconsciamente” ha raccontato Paci.
Alessandro Paci e le barzellette
“Non ci resta che ridere” è un film cabarettistico dove le barzellette giocano un ruolo davvero importante. Del resto è nato tutto da li, da un’arte con cui tante persone si confrontano, ma sono pochi quelli ad averne davvero la capacità di saperlo fare. Lo sa bene Alessandro Paci che parlando di barzellette dice: “a me viene spontaneo raccontarle, ma in questo film il segreto è stato trovare gli attori giusti. Gli attori sono stati scelti perché fanno già ridere. Le loro mogli mi hanno confessato che si fanno certe risate a letto con loro che tu non ne hai un’idea”. L’obiettivo del film ideato da Paci è solo uno: “far ridere, vogliamo che il pubblico si diverta. Il film serve a combattere la depressione. Depressione che è venuta un po’ al nostro produttore perché il film non doveva costare nulla e invece abbiamo speso un monte di soldi”.
