Governo Conte-bis, Teresa Bellanova nel mirino degli hater sui social per il look e per il titolo di studio: arriva la replica del neo ministro ma non solo.
GOVERNO CONTE-BIS, M5S E PD DIVISI SUI SOCIAL
Ieri al Quirinale è cominciata l’era del Governo “post-social” e “post-moderno”: o meglio, con la via dell’opposizione presa da Matteo Salvini e il “ribaltone” del M5s che passa dalla Lega al Pd nel giro di un solo mese, il nuovo Governo Conte-bis sarà certamente molto meno “socializzante” e molto più “istituzionale” proprio per la presenza de dem non solo in metà dei Ministeri ma anche in quel Viminale che nell’ultimo anno e mezzo con Salvini era divenuto il centro nevralgico della comunicazione social da parte del Ministro dell’Interno. Un dato però possiamo già notarlo dopo il primo giorno in carica della strana maggioranza Pd-LeU-M5s: lo stile di comunicazione, sebbene diverso tra loro, aveva visto specie nei primi mesi maniere più compatte tra i gialloverdi. Invece ieri primissima foto di gruppo con i Ministri Pd – fatta dal capofila Franceschini, tornato al Mibac – da un lato e foto con la nuova compagine M5s dall’altro vicino al loro leader Di Maio. Due foto, distinte, staccate e sostanzialmente già divise: se la comunicazione vuole dire qualcosa, potrebbe non essere il miglior “buongiorno” per il mattino del Governo Conte-bis.
GOVERNO CONTE-BIS, GLI INSULTI A TERESA BELLANOVA
In generale, è Luciana Lamorgese a rappresenta la vera svolta “anti-social” del nuovo Governo: al posto di Salvini al Viminale, l’ex prefetto di Milano non ha né Twitter, né Facebook né tantomeno Instagram e si appresta a dirigere il Ministero degli Interni alla maniera più “tradizionale”. Per quanto riguarda i grillini, Di Maio e Bonafede rappresentano la parte certamente più “socializzante” ma nel nuovo Consiglio dei Ministri siedono volti nuovi per nulla avvezzi alla comunicazione sui social network, da Fabiana Dadone a Federico d’Inca fino a Nunzia Catalfo e lo stesso Generale Sergio Costa. Un primo “caso” social però ce l’abbiamo già ed è tutt’altro che “positivo”: la neo Ministra dell’Agricoltura Teresa Bellanova, presentatasi al Quirinale per il giuramento con un vestito eccentrico in total blue ed è stata letteralmente travolta da insulti e scherni sul web. «Clown», «cicciona» per stare sul più “lieve”, arrivando poi a contestare il suo passato da bracciante agricola con diploma di terza media (e proprio per questo si è battuta per anni come sindacalista per difendere i diritti dei braccianti, ndr). «Con Teresa Bellanova. Senza se e senza ma. Io e tutto il Pd», scrive su Twitter Nicola Zingaretti, un altro che da quando è Segretario del Pd ha aumentato esponenzialmente la sua presenza sui social. A fianco della Bellanova, oltre a tutto lo schieramento bipartisan del Parlamento, scende in campo anche il “primo politico” che dei social ci ha costruito una fortuna, Matteo Renzi «Chi insulta Teresa Bellanova per il suo abito, per il suo fisico, per la sua storia di bracciante agricola divenuta sindacalista e poi ministro non è degno di una polemica pubblica: è semplicemente un poveretto. Gente che polemizza così va solo compatita, nemmeno criticata». Su Facebook poi aggiunge «a chi ironizza sulle caratteristiche fisiche (quasi sempre sulle donne, chissà perché): vi auguro di poter provare almeno una volta le emozioni di bellezza e stupore che le persone vivono quando ascoltano Teresa, la sua passione, la sua storia».
