Eva Riccobono a "Le parole della settimana": la super topmodel palermitana è oramai passata stabilmente dalle passerelle al teatro, dove è protagonista con la pièce "Coltelli nelle galline"
EVA RICCOBONO RECITA IN “COLTELLI NELLE GALLINE”
Intanto, a far notizia di Eva Riccobono negli ultimi giorni è il suo approdo sul palcoscenico teatrale per una metamorfosi professionale che, negli ultimi anni, gradualmente l’ha portata ad abbandonare le passerelle per il piccolo schermo e poi per la recitazione in generale. Infatti, l’attrice (che ha avuto i primi contatti col palcoscenico nel 2017 dopo aver recitato già in alcuni film) è protagonista di una pièce teatrale intitolata “Coltelli nelle galline” di David Harrower che ha aperto la nuova stagione del Teatro Franco Parenti a Milano. A metà tra favola e tragedia, lo spettacolo è incentrato sul rapporto tra una donna sottomessa e l’uomo e porta il personaggio interpretato dalla Riccobono, la cosiddetta Giovane Donna, a una sorta di lento ma graduale risveglio e poi alla ricerca di una emancipazione dal marito-padrone per una riscoperta della femminilità che sottintende per la donna pure la possibilità e il diritto di tradire. “La Giovane Donna un nome ce l’ha e lo scrive su un foglio: è il suo primo passo nella costruzione dell’Io” ha detto a tal proposito la top model siciliana, spiegando di aver apprezzato soprattutto la tenacia e la volontà di scoprire il mondo da parte del suo personaggio dato che le ricorda lei a 19 anni quando ha lasciato Palermo per “andare per il mondo”.
“IL TEATRO E’ COME LA PASSERELLA: PERO’ CI VUOLE TECNICA…”
E proprio del suo rapporto col teatro e del mettersi in gioco in un mondo che ancora poco conosce ha parlato di recente Eva Riccobono, combattendo anche alcuni stereotipi e facili ironie su una donna che passa dalle… passerelle al prestigioso palcoscenico teatrale. “Sperimento ciò che mi spaventa per andare oltre le mie paure: è una ricerca su me stessa” ha confessato la diretta interessata, pur ammettendo di aver paura di non farcela perché recitare impone forza e concentrazione e lei non pensava di averle per l’ora e quaranta di durata dello spettacolo senza poter fuggire. Parlando della pièce “Coltelli nelle galline”, la Riccobono ha però rivelato di aver sempre voluto cimentarsi col teatro e che il suo primo spettacolo lo vide proprio al Franco Parenti di Milano e spiegando poi a suo dire quali sono le differenze tra palcoscenico e passerelle. “A teatro ci vuole però anche la tecnica che però è diversa rispetto al cinema: negli anni ho pure ricevuto diverse proposte ma volevano solo usare il mio nome e allora rifiutavo” ha continuato, mentre nel caso del copione di Harrowev ha detto sì perché ama i personaggi estremi come la Giovane Donna, “ignorante ai limiti del ritardo”, e che per impersonarla ha dovuto lavorare sulla destrutturazione del proprio corpo.
