Massimo Galioto fermato per l'omicidio del 38enne sul Tevere: "Non c'entro", si difende. Trasferito in carcere, fu già assolto per la morte di Beau Solomon
OMICIDIO SUL TEVERE: FERMATO MASSIMO GALIOTO, PORTATO IN CARCERE
Nella mattina di oggi Massimo Galioto, accusato dell’omicidio sul Tevere, è stato condotto nel carcere di Regina Coeli. L’omicidio del clochard 38enne, avvenuto dopo una violenta lite, si sarebbe consumato al cospetto di molti testimoni, come racconta Fanpage.it ed a quanto pare, si fa sempre più chiaro il possibile movente, ovvero un alite per futili motivi degenerata in aggressione e culminata in assassinio. La vittima avrebbe riportato diverse ferite da taglio a mani e volto. Al suo legale, l’avvocato Michele Vincelli, intanto, Galioto avrebbe detto di essere del tutto estraneo ai fatti. Lo stesso legale a Fanpage ha dichiarato: “Per adesso le uniche cose che so sono quelle che ho letto sui giornali, è presto per una ricostruzione precisa dei fatti. Massimo mi ha detto che stava passeggiando con il cane e non sa perché l’hanno fermato”. Per la polizia, invece, Galioto sarebbe stato arrestato in flagranza di reato, incastrato anche dalle numerose testimonianze dei presenti sulla scena del crimine. Ad intervenire in queste ore, come riferisce l’agenzia di stampa Ansa, anche la famiglia di Solomon che “chiede che venga fatta giustizia”. A riferirlo è stato il legale della famiglia dello studente americano, l’avvocato Giuseppe Zanalda, che ha aggiunto: “Il nuovo episodio che coinvolge Massimo Galioto conferma la sua attitudine pericolosa e ci auguriamo che nel processo di appello venga riconosciuto che lui non era estraneo ai fatti, così come affermato da almeno due testimoni”.
