Giovanni Falcone è morto il 23 maggio 1992 in un attentato di stampo terroristico a Capaci . La sorella Maria: "la mafia è un fenomeno umano"
Maria Falcone, la sorella di Giovanni Falcone
A distanza di 28 anni dalla morte di Giovanni Falcone e dall’attentato di Capaci, la sorella Maria Falcone continua a far sentire forte e chiara la sua voce contro la mafia. “Non abbassare mai la testa, essere coraggiosi e compiere sempre e fino in fondo il proprio dovere. Il futuro è tutto nelle loro mani” ha dichiarato la sorella del giudice Falcone in un’intervista rilasciata a Onuitalia.it che ha voluto condividere anche il pensiero del fratello: ” Giovanni sosteneva che la mafia sarebbe stata certamente sconfitta. La mafia non è sempre esistita, è un fenomeno umano, e come tutti i fenomeni umani ha avuto un inizio e avrà una fine”. Non solo, durante la conferenza stampa di presentazione degli eventi che si terranno il 23 maggio per ricordare la strage di Capaci e l’attentato di Giovanni Falcone, la sorella Maria ha detto: “i medici, gli infermieri, le forze dell’ordine, ma anche i comessi dei supermercati”, tutti coloro che in questi mesi di emergenza non si sono mai fermati “eroi come Giovanni Falcone e Paolo Borsellino”. La donna ha tenuto a fare una importante precisazione: “il messaggio che dobbiamo dare quest’anno è che le istituzioni, la democrazia, la vita di un Paese si salvano solo attraverso il compimento del proprio dovere, che in alcuni casi, come nel ’92 diventa eroismo – sottolineando – “questo punto di contatto con gli eroi di oggi, ci ha portato a pensare a una manifestazione in questa chiave: gli eroi di questi giorni”. Maria Falcone, infatti, ha riscontrato una similitudine tra le stragi della mafia del ’92 e la pandemia del Coronavirus: “due fatti che hanno segnato la vita della nostra Italia sono simili e così come dopo le stragi del ’92 siamo riusciti a farcela con l’aiuto di tutti gli italiani”.
