Little Tony, a sette anni dalla morte il ricordo di uno dei cantanti più amati della musica italiana cresciuto nel mito di Elvis Presley
Little Tony: il successo in Inghilterra
Proprio nella terra anglossassone, Little Tony si appassiona alla musica rock’ n’roll e al mito di Elvis Presley. In quegli anni incide tantissime canzoni e dischi come “Johnny b.good” e “Shake rattle and roll” e alcuni suoi brani diventano colonne sonore di film tra cui “Il Gangster cerca moglie”, “I Teddy boys della canzone” e tanti altri. Nel 1961 torna in Italia dove partecipa al Festival di Sanremo con Adriano Celentano col brano “24 mila baci” conquistando il secondo posto. Nello stesso anno pubblica una serie di canzoni, ma è nel 1962 che conquista le classifiche di vendita con “Il ragazzo col ciuffo”. Dopo Sanremo è la volta del Cantagiro dove partecipa prima con “So che mi ami ancora” e l’anno dopo con “”Se insieme ad un altro ti vedrò”.
Little Tony, le canzoni: da “Riderà” a “Cuore Matto”
La consacrazione come artista per Little Tony arriva nel 1966 quando al Cantagiro presenta il brano “Riderà”; il brano non vince la manifestazione, ma diventa uno dei suoi cavalli di battaglia vendendo la cifra record di più di 1 milione di copie. Nel 1967 torna a Sanremo con “Cuore matto”: si classifica al decimo posto, ma la canzone diventa una hit restando ai vertici delle classifiche per 12 settimane. Seguono tantissimi altri album e canzoni di successo che lo consacrano tra le star incontrastate della musica italiana. La vita musicale di Little Tony è però legata ad un altro grande mito mondiale Elvis Presley. Lo stesso artista non ha mai fatto mistero di essere un grandissimo fan del cantante e ballerino statunitense. “La storia tra me e Elvis inizia quando avevo 14 anni. Negli anni ’50 i dischi arrivati dall’America hanno cambiato tutto, non solo la musica, ma anche il costume, il modo di atteggiarsi. È arrivata la libertà. Il rock è stato la liberazione grazie a cui sono caduti tanti tabù” ha raccontato Tony all’ADNKRONOS durante una delle sue interviste. “Parlare di Elvis per me è fondamentale per una semplice ragione: se non ci fosse stato Elvis, non ci sarebbe mai stato Little Tony” ha sempre detto l’artista che è venuto a mancare il 27 maggio del 2013 a causa di un terribile cancro al polmone.
