Mogol tra i protagonisti di Techetechetè in onda su Raiuno tra il ricordo di Lucio Battisti e come è nato il suo nome d'arte
Mogol e Lucio Battisti: “conosceva la musica più nuova in circolazione”
Non solo, Mogol sempre a Rolling Stones ha parlato anche del momento di crisi vissuto dall’ambiente musicale e discografico per via dell’emergenza sanitaria da Coronavirus. “La salute della gente è più importante dello spettacolo” – ha precisato il paroliere che parlando del futuro della dimensione live in vista della paura dei contagi ha detto – “si potrà tornare a fare live con le dovute limitazioni e cautele, ma non possiamo aprire agli eventi rischiando la vita della gente”. Il produttore discografico ha anche rivelato un progetto che sta studiando col suo team: “stiamo studiando uno spettacolo televisivo nel grande giardino del Cet e daremo quasi 9 metri a ogni persona seduta per impedire qualsiasi contagio. È vero che è un discorso difficilmente adottabile da tutti, però non possiamo far altro che sperare di riprendere presto, perché senza musica è una vita grigia”. Infine il ricordo di Lucio Battisti, amico e collega con cui ha raggiunto il grande successo: “il suo sorriso era radioso, davvero irresistibile! Lui studiava tantissimo. Tutto quello che ha prodotto è perché lo ha prima immagazzinato. Conosceva la musica più nuova in circolazione. Prima si assorbe la cultura, poi si elabora e infine si produce. Mi ha fatto capire che per diventare creativi ai massimi livelli bisogna approfondire ai massimi livelli”.
