Report: "Igli Tare proprietario occulto di 400 sale scommesse nel mirino dei clan". Ma il direttore sportivo della Lazio attacca: "Tutto falso, estraneo a fatti"
Report precisa che il dirigente biancocelesti e il fratello non sarebbero stati indagati dalla Procura di Bari in quanto tale compravendita non si è conclusa. Ma i magistrati hanno trasmesso gli atti dell’inchiesta alla Figc, che però non ha mai aperto alcuna indagine sportiva sul direttore sportivo della Lazio, come confermato dal diretto interessato ai microfoni del programma.
LAZIO, TARE VS REPORT: “ESTRANEO A FATTI”
Igli Tare è intervenuto sulla vicenda su cui ha acceso i fari Report, spiegando alla trasmissione che è assolutamente estraneo e parlando di “falsità delle notizie” presenti nell’inchiesta della Guardia di Finanza e della Procura di Bari. Tramite i suoi legali prende anche le difese del fratello. “È semplicemente falsa la tesi sostenuta dal giornalista e da questi attribuita agli atti d’indagine, secondo la quale ‘di fatto, la società è dei fratelli Genti e Igli Tare’. Allo stesso modo Igli Tare si dichiara estraneo alla operazione descritta dal giornalista quale tentativo del clan Martiradonna di acquistare tale società di scommesse; operazione di cui ignora qualsiasi informazione”. Inoltre, i legali fanno sapere che il giornalista era stato diffidato e ora Igli Tare si riserva “ogni più ampia azione legale”. Il programma dal canto suo annuncia anche di essere pronta a svelare altri retroscena sul calcio italiano. Il giornalista Daniele Autieri, ad esempio, svelerà gli intrighi dietro l’acquisto per 20 milioni di euro dell’attaccante kosovaro Vedat Muriqi, uno dei giocatori più pagati dalla Lazio da quando Claudio Lotito ne è presidente. Eppure ha fatto panchina per quasi tutta la stagione.
