Éric Zemmour propone di cancellare l'insegnamento dell'inglese dalle scuole elementari in Francia, suggerendo anche a Bruxelles di utilizzare altre lingue per la comunicazione
Come ricorda a tal proposito il quotidiano “La Repubblica”, sono stati numerosi, in questi anni, i leader di Francia con una scarsa propensione e attitudine nei confronti delle lingue straniere: basti citare, ad esempio, Jacques Chirac e Nicolas Sarkozy. Il caso di Emmanuel Macron, con un inglese fluente perfetto, è “un’eccezione assoluta nella storia recente dei capi di Stato francesi ed è pure vero che la Francia ha da sempre uno sciovinismo applicato alla lingua che si sostanzia nel tradurre quasi sistematicamente termini inglesi, anche se le nuove generazioni seguono sempre meno questa abitudine”.
ZEMMOUR: “INGLESE A SCUOLA? BASTA, LO UK NON È PIÙ NELL’UE…”
Zemmour ha intenzione dunque di avviare un’autentica crociata contro l’insegnamento dell’inglese alle elementari in Francia, dove attualmente occupa 54 ore alla settimana ai giovani allievi transalpini. Peraltro, mentre presentava il suo programma elettorale, il candidato ha evidenziato che riunioni e incontri pubblici a livello di Unione europea non dovranno più tenersi in inglese.
Queste sono state le sue parole esatte: “Il Regno Unito è uscito dall’Ue, abbiamo tante altre lingue belle con cui parlare come il francese, il tedesco”, aggiungendo la volontà di cancellare dall’anagrafe i nomi stranieri per i nuovi nati in Francia. Insomma, un ritorno totale alle origini, che rappresenta la mossa della disperazione da parte dei Zemmour per risalire nei sondaggi: ma il contenuto della sua proposta piacerà ai francesi?
