È cominciato un attacco, orchestrato da parte della sinistra, per fare in modo che Francesco Starace non venga confermato alla guida di Enel tra un anno
Francesco Starace ha un difetto, insopportabile per gli italiani: è il più bravo di tutti. E poi fa quello che vuole, non dando retta alla politica, pensando al bene degli azionisti dell’Enel. Per questo è cominciato un attacco a Francesco Starace, orchestrato da parte della sinistra, per cambiarlo. Gli rimproverano simpatie filo-putiniane solo perché, come tutte le altre aziende, come Enel ha partecipato a un incontro con il leader russo, ben prima che scoppiasse la guerra. Hanno persino inventato dichiarazioni di suo fratello Giorgio, ambasciatore a Mosca, per indebolirlo.
L’obiettivo è ben chiaro: alla scadenza del mandato di Francesco Starace, la primavera del 2023, sostituirlo con un uomo più malleabile ai voleri del sistema italiano. Molto attivi in questa operazione si segnalano i padri putativi dell’ex enfant prodige dei manager italiani: Luigi Bisignani e Paolo Scaroni.
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