Cos'è Opzione Uomo e come funziona il piano di Giorgia Meloni per abolire la legge Fornero: si va in pensione a 58 anni, ma con un taglio fino al 30% dell'assegno
Si tratta di una soluzione su cui si stava orientando il premier uscente Mario Draghi, infatti nei primi tavoli sindacali si parlava di Opzione Tutti. Quindi, si consente di anticipare l’uscita e trascorrere più anni in pensione, pagando una “penalità”. Per quanto riguarda Opzione Donna, il centrodestra vuole prorogarla e renderla strutturale. Quindi, Giorgia Meloni auspica di estenderla agli uomini con Opzione Uomo.
OPZIONE UOMO, TAGLIO ASSEGNO FINO AL 30%
Opzione Uomo non è l’unica idea sulla riforma delle pensioni del centrodestra. Opzione Uomo vuole congelare l’età d’uscita di vecchiaia a 67 anni per sempre, senza farla cambiare con l’aspettativa di vita. Invece la Lega vuole scendere a Quota 41, una mistura costosa per l’Inps, che perla di 18 miliardi in tre anni, meno per il partito di Matteo Salvini (4 miliardi il primo anno, poi 5 all’anno), ancor meno per Cgil, convinta di un basso tiraggio dopo il flop di Quota 102. Gli spazi però nella legge di Bilancio sono esigui, quindi almeno non subito non si potranno lanciare misure identitarie. Questo vale anche per la Flat tax.
Del resto le pensioni saranno già rivalutate del 7,9% da gennaio, per recuperare l’inflazione di quest’anno, quindi la spesa pensionistica è salita, come indicato nella Nadef. Prima di ogni decisione, comunque, Giorgia Meloni vuole confrontarsi con i sindacati. Da alcune simulazioni di smileeconomy per Repubblica, emerge che con Opzione Uomo gli assegni vengono tagliati dal 13 al 31% nei tre esempi. «Pesa il ricalcolo contributivo degli anni retributivi pre-1996. Di più però gli anni anticipati: prima esci, meno prendi», spiega l’economista Andrea Carbone. I sindacati lo sanno, visto che le donne hanno subito tagli anche del 35%, infatti la misura non ha avuto molto successo.
