Ettore Prandini, il presidente di Coldiretti ha fatto il punto sulle contraffazioni negli studi di Uno Mattina: le sue parole
E ancora: “Un grande lavoro che stiamo facendo con il governo è creare un sistema simile a quello francese dove le aziende strategiche devono essere difese dalle aggressioni di fondi speculativi che acquistano le nostre eccellenze, utilizzano i marchi poi vanno a delocalizzare la produzione. Questo è ciò che noi non vogliamo: non si può dividere il marchio dal prodotto, alla fine di italiano non c’è più assolutamente niente”.
ETTORE PRANDINI: “ECCO I PRODOTTI PIU’ CONTRAFFATTI”
Ma quali sono i prodotti più contraffatti? “Il lattiero caseario – ha replicato Ettore Prandini – viene maggiormente colpito ma anche il settore pasta, il pomodoro… sono molte le imitazioni che abbiamo ben presente a livello mondiale, senza dimenticare di tutto il comparto legato a prosciutti, salami e via dicendo. Su questo dobbiamo porre grande attenzione. E’ vero che è aumentato il valore dell’export italiano, record storico di 60 miliardi di euro, ma anche le imitazioni sono aumentate in modo altamente esponenziale”.
Ettore Prandini ha proseguito: “Dobbiamo distribuire il valore all’interno del settore agroalimentare, dobbiamo garantire ai nostri ragazzi una giusta redittualità del lavoro che svolgono e ciò in passato spesso non è avvenuto. Questo non possiamo più permettercelo”. Anche la guerra in Ucraina sta avendo ripercussioni sull’agro alimentare italiano: “Era un mercato quello russo che cresceva in modo rilevante e che abbiamo totalmente perso, ma nonostante ciò abbiamo recuperato in altri Paesi. Ma serve un lavoro costante e soprattutto diplomatico da parte delle nostre istituzioni e dell’Ue”. Infine sull’aumento dei costi delle aziende del settore: “I nostri trasporti viaggiano per l’88% su gomma, quindi gli aumenti del carburante impattano immediatamente sul costo del prodotto in vendita. Bisogna quindi investire parte delle risorse sul PNRR sul trasporto a rotaia e marittimo”.
