"Vladimir Putin è ossessionato dalla sua salute e dalla sua sicurezza, ha una paura patologica di morire". Le rivelazioni di Gleb Karakulov, ex agente del FSO
“Vladimir Putin è ossessionato dalla sua salute e dalla sua sicurezza”. A rivelarlo, come riportato dal Times, è stato Gleb Karakulov, un ufficiale del Servizio federale di protezione (FSO) che è fuggito dal Paese dopo qualche mese dall’inizio della guerra in Ucraina. L’uomo, che si occupava della protezione del presidente e di altri compiti come la fornitura di comunicazioni crittografate al suo indirizzo, ha descritto il leader di Mosca come “fuori dal mondo, con una interpretazione della realtà che è diventata distorta”.
Le condizioni di salute del presidente non sarebbero preoccupanti dal punto di vista fisico, bensì da quello psicologico. La fonte in tal senso ha smentito che il numero uno russo sia malato terminale, come diffuso da alcuni rumors. “Sta meglio di molte altre persone della sua età”, ha affermato. Dietro all’apparenza, però, ci sarebbero altri elementi di malessere che stanno compromettendo i suoi comportamenti quotidiani. “Ha una paura patologica per la sua vita. Tutto il suo cibo viene ispezionato e c’è un servizio speciale che esegue questi test: il Centro per la sicurezza biologica”.
“Putin ossessionato da salute”, l’indiscrezione di Gleb Karakulov
Vladimir Putin dunque sarebbe ossessionato dalla sua salute e avrebbe una costante paura di essere ucciso. È anche per questo motivo che, secondo quanto rivelato da Gleb Karakulov, avrebbe fatto costruire degli uffici identici in diverse località della Russia, da cui lavora. In questo modo non sarebbe mai possibile identificare con certezza la sua posizione. Le precauzioni di questo genere verrebbero prese anche durante le visite all’estero.
“Quando era a Sochi, gli ufficiali dell’UST fingevano deliberatamente che se ne andasse. Hanno fatto partire un aereo e anche un corteo di automobili. Mentre in realtà lui era rimasto a Sochi. Questo è uno stratagemma per confondere l’intelligence straniera, in primo luogo, e in secondo luogo, per impedire qualsiasi attentato alla sua vita”, ha raccontato l’agente. Adesso il trentacinquenne, fuggito con la moglie e la figlia piccola da Mosca, è accusato di diserzione e teme di essere una delle prossime vittime del Cremlino.
