Maria Antonietta Rositani, la donna a cui l'ex Ciro Russo ha dato fuoco e che ha tentato di uccidere, in collegamento stamane da Storie Italiane
Inizia oggi il processo in Cassazione ai danni di Ciro Russo, l’uomo che il 12 marzo del 2019 gettò della benzina addosso a Maria Antonietta Rositani, facendole vivere un periodo di inferno: si deciderà se verrà confermata la sentenza dei 18 anni o meno. “Oggi per me è un momento forte, dovrebbe essere la fine di un percorso giudiziario ma ho tantissima paura, paura di questa sentenza, che quest’uomo possa uscire con gli sconti di pena e possa uscire non cambiato”.
“Mi affido alla giustizia – ha continuato la Maria Antonietta Rositani – e spero per tutte le donne che non ci sono più e che hanno paura di essere denunciate, che oggi ci sia giustizia per me e per tutte le donne”. Sul padre, che è sempre stato a fianco di Maria Antonietta Rositani: “Ha combattuto tanto, purtroppo oggi non è qui con noi perchè le sue condizioni fisiche non glieno permettono e anche di questo mi sento in colpa”.
MARIA ANTONIETTA ROSITANI “HO DOVUTO FARE 200 INTERVENTI”
“Ho dovuto fare oltre 200 interventi chirurgici e sto seguendo anche tante terapie per poter stare in piedi – ha proseguito Maria Antonietta Rositani – non è facile ma la forza me la danno i miei figli, poter stare accanto a loro”.
La sentenza è attesa già in mattinata visto che adesso ci sarà la discussione quindi a breve si avrà l’esito e Roberta Spinelli, inviata del programma di Rai Uno ha aggiunto: “Attorno a Maria Antonietta Rositani c’è la famiglia, ci sono i figli e ci sono anche le vittime secondarie. Ciro Russo ha picchiato la figlia senza pietà, e quando Maria stava bruciando lui le ha lanciato addosso il liquido infiammabile e le ha detto ‘Muori’. Non ha avuto remore a far uscire il sangue alla figlia… molte volte le donne non denunciano per paura, per un sensore di pudore e di protezione. Maria Antonietta Rositani ha trovato quasi la morte per proteggere i figli”.
