• Iscriviti alla Newsletter
  • Accedi
  • Registrati
IlSussidiario.net
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net
IlSussidiario.net
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
  • Video
  • Cronaca
  • Politica
  • Sanità
  • Economia
  • Sport
  • Turismo
  • Chiesa
IlSussidiario.net
IlSussidiario.net

Home » Economia e Finanza » Economia Internazionale » Fed & Dollaro » SPY FINANZA/ Il vantaggio degli Usa sul resto del mondo ricordato dal dollaro

  • Fed & Dollaro
  • Economia Internazionale
  • Economia e Finanza

SPY FINANZA/ Il vantaggio degli Usa sul resto del mondo ricordato dal dollaro

Paolo Annoni
Pubblicato 4 Ottobre 2023
Pixabay

Pixabay

Gli Stati Uniti possono permettersi di cambiare rotta sul fronte monetario per ultimi, grazie anche alla situazione dell'Europa

Il rendimento del decennale italiano ieri è salito insieme ai tassi delle obbligazioni statali di molti altri Paesi sviluppati inclusi gli Stati Uniti. Gli ultimi dati sul mercato del lavoro americano, pubblicati ieri, hanno sorpreso in positivo e allontanato, almeno per il momento, la data in cui le banche centrali potranno o dovranno fermare il rialzo dei tassi e iniziare il processo inverso. Il numero di offerte di lavoro ad agosto ha registrato il maggiore incremento da luglio 2021 battendo le stime. Il mercato del lavoro americano non solo regge, ma rimane in buona salute. Alcuni settori rallentano; il mercato degli immobili residenziali e commerciali da settimane manda pessimi segnali; il settore aereo flette e subisce i primi effetti dei tagli dei consumatori. Altri settori invece mandano segnali completamente diversi; in queste settimane i sindacati dei lavoratori dell’automotive americano stanno negoziando per ottenere un incremento salariale di oltre il 30%. Queste richieste sarebbero impensabili se fossimo in recessione o se non ci fossero in atto forze che spingono, in questo caso i salari, indipendentemente dal ciclo economico.


Riforma pensioni 2025/ Cade l’emendamento per il blocco dei requisiti (ultime notizie 6 dicembre)


La fine della globalizzazione spezza le catene di fornitura lunghe ed efficienti e ne crea altre più corte, le sposta da Paesi con bassi costi ad altri con costi più alti e duplica gli impianti. Crea domanda di lavoro dove prima non c’era. La demografia, con un numero di pensionati e pensionandi superiore ai potenziali entranti, crea un deficit strutturale di forza lavoro. In Europa si aggiunge un altro fattore; l’Ue è alle prese con prezzi dell’elettricità più che doppi rispetto a quelli del 2019 e con una rivoluzione energetica che può essere giusta o sbagliata eticamente, conveniente o meno nel lungo periodo, ma che per il prossimo decennio comporta costi più alti.


SPY FINANZA/ Quei tremori sull'obbligazionario che vengono da Usa e Cina


Torniamo alle contrattazioni tra le case produttrici d’auto americane e i sindacati. Incrementi salariali del 30% difficilmente si conciliano con un quadro di “fine dell’inflazione”. Per quanto in calo, l’inflazione sarà dura a morire a meno di ipotizzare una recessione severa. Esiste uno scenario in cui la banca centrale americana può posticipare la data di inversione della politica monetaria anche in presenza di evidenti segnali di rallentamento come quelli che coinvolgono già da settimane il settore immobiliare. I deficit ancora fuori scala e in generale i problemi strutturali dei conti pubblici che riguardano la maggior parte dei Paesi sviluppati in questo quadro spingono per un rialzo dei tassi in attesa, ma non si sa quando, che arrivi alla fine la cavalleria delle banche centrali.


SPY FINANZA/ La partita energetica parallela al piano di pace di Trump


Gli Stati Uniti si possono permettere di essere l’ultimo Paese a invertire la politica monetaria. Sono favoriti dalla valuta di riserva globale, dalla crisi dell’Europa che ha messo fuori gioco le sue imprese e dal rientro di parte delle produzioni che prima avvenivano in Cina. Questa posizione mette all’angolo molti altri Paesi, inclusa l’Europa costretta a perseverare su una politica monetaria che probabilmente è già insostenibile per la sua economia interna. Se si arrendesse troppo in anticipo si troverebbe alle prese con un deflusso di capitali e con maggiori costi per le materie prime.

Se gli Stati Uniti decidono di guardare solo in casa propria potendo contare su un’economia che beneficia di un deficit che gli altri non si possono permettere, su prezzi energetici bassi e sul rientro delle produzioni che in Europa è impedito dalla crisi del gas, allora le risorse fluiscono dalla periferia verso il centro. Poco importa che alla fine, come è ovvio, si dovrà tornare a politiche espansive per l’insostenibilità dei conti pubblici. Quello che importa è quello che succede nel frattempo; questo spazio di tempo che lega l’inizio della crisi alla sua manifestazione non è neutro e non produce gli stessi effetti per tutti. Chi ne beneficia vorrà prolungarlo il più possibile anche se i tassi alti fanno male a tutti. Il rafforzamento del dollaro degli ultimi giorni, arrivato dopo l’esplosione del debito pubblico a stelle e strisce, conferma questo scenario.

— — — —

Abbiamo bisogno del tuo contributo per continuare a fornirti una informazione di qualità e indipendente.

SOSTIENICI. DONA ORA CLICCANDO QUI

Tags: InflazioneRecessioneEconomia USA

Ti potrebbe interessare anche

Ultime notizie

Gli archivi del canale di Fed & Dollaro

ilSussidiario.net

il Quotidiano Approfondito con le ultime news online

  • Privacy e Cookies Policy
  • Aiuto
  • Redazione
  • Chi siamo
  • Pubblicità
  • Whistleblowing
  • MOG 231/2001
  • Feed Rss
  • Tags

P.IVA: 06859710961

  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net

Ben Tornato!

Accedi al tuo account

Password dimenticata? Sign Up

Create New Account!

Fill the forms bellow to register

All fields are required. Accedi

Recupera la tua password

Inserisci il tuo nome utente o indirizzo email per reimpostare la password.

Accedi
  • In primo piano
    • Ultime notizie
    • Cronaca
    • Politica
    • Economia e finanza
    • Sanità
    • Cinema e Tv
    • Calcio e altri Sport
  • Sezioni
    • Cultura
    • Energia e Ambiente
    • Esteri
    • Impresa
    • Lavoro
    • Educazione
    • Musica e Concerti
    • Motori
    • Scienze
    • Hi-Tech
    • Sanità, salute & benessere
    • Donna²
    • Milano
    • Roma
    • Oroscopo
    • Turismo e Viaggi
    • Sanremo
    • Meeting di Rimini
    • Sostenibilità e Sussidiarietà
    • Food
    • Chiesa
    • Trasporti e Mobilità
    • Osservatorio sull’informazione statistica
    • Tags
  • Approfondimenti
    • Rubriche
    • Dossier
    • Speciali
  • Riviste
    • Emmeciquadro
  • Firme & Multimedia
    • Autori
    • Intervistati
    • Editoriale
    • Foto
  • Feed Rss
  • Donazione
    • Sostieni ilSussidiario.net