Gioielli dei Savoia: Consulta nega qualsiasi ipotesi di incostituzionalità, dato che la loro avocazione nelle mani dello Stato è sancita dalla stessa Costituzione
Nella causa che riguarda i cosiddetti gioielli della Corona, i Savoia non potranno appellarsi alla Corte Costituzionale. A dirlo è stato il tribunale civile di Roma che ha dichiarato inammissibile l’ipotesi di incostituzionalità mossa dagli eredi dell’ultimo Re d’Italia, Umberto II. Questi ultimi, infatti, al fine di riottenere i gioielli che ritengono essere di loro proprietà per diritto naturale, hanno sollevato il dubbio che la Disposizione XIII della Costituzione fosse incoerente con l’articolo 42, comma 3, che vieta l’espropriazione da parte dello Stato dei beni privati. Ma il ricorso di incostituzionalità mosso dai Savoia per i loro gioielli non sarebbe possibile, dato che contesta una norma della stessa Costituzione, esentate dalle sentenze della Corte Costituzionale.
Cosa sono e perché i gioielli dei Savoia sono contesi
Insomma, allo stato attuale i gioielli dei Savoia rimarranno in mano allo stato, a meno che gli eredi del Re non decidano di presentare ricorso anche alla Corte europea dei Diritti dell’uomo, che sarebbe per loro l’ultimissima spiaggia. Quando si parla di gioielli della Corona si fa riferimento al tesoro dal valore di 300 milioni che venne depositato, nel 1946, nei caveau della Banca d’Italia a ridosso del referendum con il quale l’Italia divenne una Repubblica, mentre il Re scappava in Portogallo.
Quei gioielli, dal conto dei Savoia, sono da considerarsi di loro proprietà, perché furono acquisti e regali della Casata, e non della Corona, che ora è diventata Stato italiano. Dopo il passaggio alla Repubblica, con la Disposizione XIII della Costituzione, che fino al 2002 impediva anche agli eredi al trono di mettere piede in Italia, si è disposta l’avocazione allo Stato di quei beni, sancendo anche che “i trasferimenti e le costituzioni di diritti reali sugli stessi sono nulli“. Insomma, costituzionalmente, stando a quanto la stessa Consulta ha sottolineato, i gioielli dei Savoia sono di proprietà dello Stato e non vi è possibilità per gli eredi di avanzare qualsiasi pretesa di proprietà.
