Blitz antiterrorismo ad Olbia: arrestati 2 cittadini siriani. Secondo le indagini sono accusati di aver finanziato le milizie che combattono con la violenza il regime di Bashar al-Assad
Importante blitz antiterrorismo stamane in quel di Olbia, nota cittadina della Sardegna in provincia di Sassari. La polizia di stato, in collaborazione con la Direzione Centrale Polizia di Prevenzione – Servizio per il Contrasto dell’estremismo e del Terrorismo Esterno, ha arrestato due cittadini originari della Siria. Stando a quanto emerso dalle indagini nei loro confronti, così come si legge sul sito di Rai News, i due avrebbero fatto parte di una organizzazione dedita all’hawala, dal 2014 fino agli inizi del 2018, quindi per circa 4 anni, e attraverso la stessa avrebbero effettuato delle rimesse di denaro dall’Italia alla Siria, ma anche con il percorso inverso.
Attraverso questi fondi alimentavano le milizie combattenti siriane che si oppongono al regime di Bashar al-Assad. Il sito di Rainews precisa che queste milizie avrebbero utilizzato: “nella loro lotta metodi che prevedono l’uso indiscriminato della violenza, incuranti del coinvolgimento di civili inermi, e accettando gli effetti collaterali della violenza diretta”.
BLITZ ANTITERRORISMO AD OLBIA: ARRESTATI 2 CITTADINI SIRIANI. COSA È EMERSO DURANTE LE INDAGINI
Durante le indagini portate avanti dalla D.I.G.O.S. di Sassari e dirette dai Sostituti Procuratori della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Cagliari, oltre alle suddette attività di finanziamento alle milizie combattenti rivoluzionari della Siria, sono emersi altri fatti preoccupanti, a cominciare dalla segnalazione di diversi filmati di giuramenti ma anche di esercitazioni militari,di esaltazione delle vittorie, così come scene di guerra con l’esplosione di armi, con l’obiettivo di celebrare il fronte rivoluzionario che combatte appunto il regime della Siria con la violenza.
Entrambi gli arrestati sono stati condannati a 5 anni e 6 mesi di reclusione, ma in “virtù del periodo di carcerazione in stato di custodia cautelare in carcere”, come precisa il sito della Rai, sconteranno solamente un anno e sei mesi di reclusione. I due si trovano al momento presso la casa Circondariale di Bancali (SS).
