Sandra Rizzi è tra le protagoniste della nuova puntata de Le Ragazze condotto da Francesca Fialdini su Rai3: chi è? Conosciamo meglio la sua storia!
Sandra Rizzi è tra le protagoniste della nuova puntata de Le Ragazze, il programma di Francesca Fialdini che racconta le storie di donne che grazie al loro sguardo hanno illuminato eventi della nostra storia recente. Tra le protagoniste c’è anche Sandra Rizzi, tra le prime donne paracadutiste pronte a raccontare la sua storia. Classe 1943, Sandra è cresciuta al Lido di Venezia e sin da bambina si appassiona al mondo del volo grazie al papà pilota. Nonostante in quegli anni la mentalità fosse maschilista e chiusa verso una professione di questo tipo per una donna, Sandra diventa con grande forza e coraggio una pioniera del paracadutismo femminile italiano vincendo così i pregiudizi e diventando una donna simbolo.
Intervistata dalla Proloco Lido di Venezia, Sandra ha raccontato come è nata la sua passione: “sono nata al Lido e mio padre aveva il pallino per il volo. Avevo 4 anni e già mi portava in aereo con lui e quindi praticamente non concepivo una vita fuori dall’aeroporto, ma non mi piaceva guidare l’aereo. Il paracadutismo è si uno sport solitario, ma la gran parte del tempo lo trascorri a tempo quindi il gruppo diventa importante: parlare, condividere”.
Sandra Rizzi de Le Ragazza: “i paracadutisti sono stati cresciuti con la paura”
Non solo, Sandra Rizzi parlando dello sport del paracadutismo ha rivelato: “la paura direi è vitale per questo sport, è ovvio che i paracadutisti della mia generazione sono stati cresciuti dagli istruttori con la paura. All’epoca quando ho cominciato io il rischio era molto alto per via dei materiali che non erano affidabili. Il paracadutismo di oggi non era neanche concepito, io non saprei fare niente di quello che fanno i ragazzi oggi, ma forse oggi non farebbero quello che fanno se non ci fossimo stati noi. Siamo stati educati alla paura perchè era la nostra sopravvivenza”.
Infine la donna si è soffermata sull’importanza dell’aria. “tutti pensano che l’aria non esiste mentre non è così. L’aria è il nostro mezzo di manovra, è il nostro volante: lo era allora e lo è ancora oggi. Il paracadutismo vuol dire usare l’aria. Un amore durato 30 anni di attività intensa e poi stop. Così come sono partita così mi sono fermata. Ho vinto 14 titoli italiani, ho smesso di fare le gare nel 92”.
