Sangue dalle ostie: indagine dell'arcidiocesi di Indianapolis su un presunto miracolo eucaristico in una chiesa dell'Indiana: cos'è successo in Usa
SANGUE DALLE OSTIE, COS’È SUCCESSO IN INDIANA
Sangue dalle ostie: è su questo presunto miracolo eucaristico che l’arcidiocesi di Indianapolis ha avviato un’indagine. La vicenda risale a febbraio, ma nelle ultime ore è arrivata la conferma da parte del Dipartimento delle Comunicazioni dell’arcidiocesi. Tutto è partito da alcuni post social, da Facebook a X, pubblicati da un gruppo cattolico che ha sede a Carmel, nell’Indiana: si tratta di Corpus Christi for Unity and Peace (CUP), secondo cui una giovane donna a loro nota ha testimoniato di aver visto “gocce di sangue” su due ostie consacrate alla St. Anthony of Padua Church in Morris.
Queste sarebbero apparentemente cadute sul pavimento in data 21 febbraio e poi sarebbero state messe in acqua e conservate nel tabernacolo per sciogliersi, ma il giorno dopo la donna ha notato qualcosa di simile a “un pezzo di pelle molto sottile con del sangue sopra“. La notizia è stata data dal portale OSV News, a cui un esponente dell’associazione ha spiegato che la stessa donna, che ha chiesto di restare anonima, ha effettuato le foto delle presunte ostie macchiate di sangue, finite poi sui social.
SANGUE DALLE OSTIE, “COINVOLTO UN LABORATORIO PROFESSIONALE”
La notizia ha ovviamente destato l’attenzione anche dei media locali e subito tra i fedeli si è parlato di presunto miracolo eucaristico. L’arcidiocesi di Indianapolis ha dichiarato a OSV News di aver aperto “un’attenta indagine, con l’assistenza di un laboratorio professionale“, senza però fornire ulteriori commenti.
A tal proposito, padre Terry Donahue della Compagnia della Croce, che ha tenuto conferenze su noti miracoli eucaristici e di guarigione, ha ricordato che negli ultimi mesi il Dicastero vaticano per la Dottrina della Fede ha rilasciato linee guida aggiornate per le indagini miracolose.
LE LINEE GUIDA PER L’INDAGINE
Tra le varie disposizioni dettagliate, ce n’è una per la quale il vescovo locale è tenuto ad avvertire subito la conferenza episcopale nazionale e la Santa Sede per informarli dell’indagine. Padre Donahue ha spiegato che, in base al nuovo documento, un’indagine sui presunti miracoli eucaristici richiede che il vescovo si assicuri personalmente che il campione consacrato sia conservato in un “luogo riservato e in modo appropriato“.
Inoltre, deve formare una commissione composta da almeno un teologo, un canonista e un esperto, di solito un medico specializzato in ematologia (studio del sangue) o istologia (studio microscopico dei tessuti) e vari altri scienziati.
Gli esperti sono chiamati a verificare se si tratta effettivamente di sangue e a individuare una spiegazione scientifica, “perché ci possono essere vari fenomeni naturali che ad un occhio inesperto sembrano qualcosa che sanguina, ma in realtà si tratta di un certo tipo di spore di muffa che sono molto rosse“, ha concluso padre Donahue.
The Archdiocese of Indianapolis is now investigating the possible miracle that occurred at St. Anthony’s Catholic Church in Morris.
Read here: https://t.co/lceJQpNsU6 pic.twitter.com/DgTbpjsjh6
— The 812 (@812now) February 27, 2025
