Lunita, chi è la figlia di Paolo Kessisoglu: giovanissima cantante, si è esibita al fianco del padre al Festival di Sanremo 2025 in duetto con "Paura di me"
Lunita, chi è la figlia di Paolo Kessisoglu: 21 anni e talento nella musica
Paolo Kessisoglu, che oggi pomeriggio sarà ospite di Caterina Balivo su Rai 1 nella nuova puntata de La volta buona, è un attore, conduttore, comico ma soprattutto un affettuosissimo papà. Nel 2003 si è sentimentalmente legato all’ex moglie Sabrina Donadel, di professione giornalista e conduttrice, sposata pochi mesi dopo e dalla quale ha avuto la figlia Lunita nel 2004, sino alla separazione avvenuta nel 2023. Proprio con Lunita conserva un rapporto davvero speciale, tramandandole in particolare la passione per la musica.
La figlia di Paolo Kessisoglu è infatti una giovane cantante di 21 anni, conosciuta con il nome d’arte IAMOLLIE; sul suo profilo Instagram si definisce cantante e autrice (ha infatti notevoli doti nella scrittura di canzoni) e suona anche il pianoforte. Inoltre, fa parte della comunità LGBTQIA+ ed è a sostegno della causa “gender fluid“, una visione molto più aperta ed inclusiva dell’identità di genere e che riguarda coloro che non si identificano in una singola identità di genere in modo convenzionale.
Lunita e Paolo Kessisoglu: il duetto padre-figlia a Sanremo 2025
Paolo Kessisoglu e la figlia Lunita sono legatissimi e accomunati dalla passione per la musica; anche il conduttore si è avvicinato al mondo delle sette note sin da giovanissimo, suonando la chitarra ed esibendosi da adolescente in alcuni jazz club. Insieme, inoltre, hanno dato vita ad un bellissimo e commovente momento tra padre e figlia durante la quarta serata del Festival di Sanremo 2025, quando si sono esibiti sulle note del singolo Paura di me.
Un duetto emozionante, un brano intenso che racconta non solo il rapporto tra un padre e una figlia ma, soprattutto, il tema dell’incomunicabilità attraverso la figura degli Hikikomori, ovvero coloro che scelgono personalmente di estraniarsi dalla realtà conducendo una vita in isolamento e lontano dalla sfera sociale. Tema ancor più attuale dopo il periodo del Covid-19, che ci ha visti confinati nelle nostre case e che, soprattutto, ha aggravato la situazione dei più giovani legata alla salute mentale e al rapporto con il mondo esterno.
