Claudio Sterpin torna ospite di Storie Italiane, in collegamento con il talk Rai, per parlare del caso di Liliana Resinovich: ecco le sue parole
Grande spazio stamane a Storie Italiane sul giallo di Liliana Resinovich e in collegamento vi era Claudio Sterpin, amico speciale della vittima, nonchè Silvia Radin, cugina della stessa donna uccisa il 14 dicembre del 2021. Il focus è in particolare sui telefonini di Sebastiano Visintin la mattina dell’omicidio di Liliana Resinovich, che hanno un buco di circa 3 ore, dalle ore 9:12 alle 12:10, una cosa ovviamente molto strana.
Si tratta di un aspetto importante visto che Sebastiano ha sempre raccontato di essere stato nel laboratorio quella mattina, il 14 dicembre di 4 anni fa, e che fa sollevare diversi dubbi fra coloro che stanno trattando il caso della morte della povera donna di Trieste. “E’ stato detto all’inizio – racconta Claudio Sterpin – sulle celle telefoniche che il telefono di Liliana è rimasto fermo la sera che loro tornavano a casa da quella famosa ultima cena di lunedì 13 dicembre. Sebastiano in quell’occasione ha preso i coltelli affilati prendendosi quelli da affilare, ed è rimasto mezz’ora in quel frangente, segnalato dalle celle telefoniche di Liliana Resinovich che forse lo stava aspettando in macchina”.
LILIANA RESINOVICH, CLAUDIO STERPIN: “LA SERA PRIMA…”
E ancora: “Lui ha fatto la sera del lunedì il lavoro che avrebbe dovuto fare il martedì mattina, il cambio coltelli, ma basta guardare le celle, ci sono i tabulati dei telefonini di tutti noi di quel giorno a quell’ora. L’addetta alla pescheria ha detto che lei ha trovato la mattina del martedì i coltelli già sul banco, ed erano stati messi evidentemente il lunedì sera”.
Edoardo Lucarelli, inviato di Storie Italiane, aggiunge: “Non c’è certezza dell’orario e della presenza di Sebastiano di quella mattina, si tratta solo di una ricostruzione di spostamenti, telefonino e giro delle pescherie di quella mattina, un giro che è stato ritenuto credibile. I singoli soggetti interpellati erano concordi sul fatto che il giorno della consegna fosse quello ma non erano sicuri dell’orario del passaggio. Merita un approfondimento questa situazione”, aggiunge.
LILIANA RESINOVICH, LE MOLTE DOMANDE DI CLAUDIO STERPIN
Per Claudio Sterpin è probabile che quella mattina Sebastiano e Liliana fossero molto vicini: “Sebastiano sarebbe a cinque minuti di distanza da Liliana Resinovich”, che quella mattina doveva andare alla Wind, dove avrebbe poi incontrato Claudio Sterpin. C’è stato quindi lì un eventuale contatto fra i due? “Centra eccome questo fatto dei telefoni – aggiunge Claudio Sterpin – la nuova procura deve indagare meglio sui cellulari ma questo è un lavoro che andava fatto già 3 anni fa e qualcuno deve spiegarci come e perchè”.
E ancora: “Le celle sono ancora lì, i tabulati parlano chiaro, il mio telefono, quello di Sebastiano e quello di Liliana erano lì, si potrebbe dire quasi secondo per secondo. Le celle telefoniche parlano, sarà il caso che qualcuno le esamini con molta attenzione. Io so che molte persone le hanno fatte scrupolosamente passando notti intere a cercare dove fossero i nostri telefoni. Deve essere tutto rivisto – aggiunge Claudio Sterpin – abbiamo piena fiducia nella magistratura. Dobbiamo chiedere alla procura perchè non sono mai stati fatti questi accertamenti”.
