A Storie Italiane parla Massimiliano, il compagno di Mara Favro: ecco che cosa ha dichiarato sulla donna trovata senza vita in val di Susa
A Storie Italiane il caso di Mara Favro, la donna ufficialmente morta in val di Susa dopo che negli scorsi giorni sono stati ritrovati dei resti della povera donna in un bosco. Carla Lombardi, inviata di Storie, ha raccontato di essere stata aggredita assieme alla sua troupe da parte del famigliare di uno degli indagati: “Stavamo cercando di fare una ricostruzione del caso di Mara Favro – ha raccontato – ci siamo avvicinati ad uno dei posti frequentati da Mara, un parente non ha gradito le nostre telecamere”.
E ancora: “Ci ha un po’ inseguiti, ci ha lanciato qualcosa, non è stato molto piacevole, ci ha sequestrati fino a che non sono arrivati i carabinieri, poi ieri sera mi ha chiamato il figlio di questa persona e mi ha chiesto scusa ma non è stato piacevole, stavamo solo raccontando cosa fosse successo a Mara Favro e niente di più”.
MARA FAVRO, COSA NON TORNA DI QUELLA SERA
Mara Favro era scomparsa un anno fa, fra il 7 e il 8 marzo 2024, dopo aver terminato il suo turno di lavoro in pizzeria. Secondo le testimonianze sarebbe stata accompagnata in un pub, poi ritornata in pizzeria avendo dimenticato le chiavi, e poi da sola, di notte, si sarebbe incamminata sulla statale 24: da quel momento Mara Favro è scomparsa. Negli scorsi giorni però la temuta svolta, il ritrovamento dei resti di Mara.
“Fin da quando sono emerse le incongruenze del datore di lavoro e del pizzaiolo – racconta Massimiliano, ex di Mara Favro – sono emersi i dubbi e poi non abbiamo mai creduto ad un allontanamento volontario anche perchè aveva una figlia ed erano molto legate, quindi mai se ne sarebbe andata”. Le ossa di Mara Favro sono state trovate in un bosco: “Ma qui non si sarebbe mai potuta recare da sola – racconta ancora Massimiliano – lei il giorno dopo la scomparsa doveva andare in piscina con nostra figlia. Questi luoghi sono impervi e nascosti, lei non li conosceva, quindi è stata per forza portata qui contro la sua volontà”.
MARA FAVRO, L’EX COMPAGNO: “RACCONTI CONTRASTANTI DEGLI INDAGATI…”
L’ex di Mara Favro ha aggiunto: “Ci sono stati dei racconti contrastanti degli indagati poi l’indagine si è sviluppata dopo che è emersa una denuncia di una dipendente della pizzeria, una ipotetica aggressione che poi è stata ritrattata temendo una conseguenza della denuncia”.
Quella sera, secondo il racconto del datore di lavoro, Mara Favro aveva chiesto un passaggio al pizzaiolo, ma quest’ultimo ha smentito, una incongruenza dei racconti che ha fatto scattare l’allarme: se due soggetti sono stati iscritti sul registro degli indagati significa comunque che c’è qualcosa che non torna alla Procura e si partirà da questo aspetto.
MARA FAVRO, LE PAROLE DI LUCA MILIONE
Nella giornata di domani è attesa l’autopsia e alcune indiscrezioni parlano di fratture morte post mortem, quindi qualcuno l’avrebbe uccisa e poi trascinata nei boschi e lanciata nel dirupo. Fra gli indagati vi Luca Milione della pizzeria Don Ciccio di Chiomente, accusato di omicidio e occultamento di cadavere ma che a TorinoCronaca ha rimandato al mittente ogni accusa, dicendo di non centrare nulla con la vicenda di Mara Favro e di essere quindi assolutamente innocente.
L’uomo, inoltre, racconta che qualcuno lo vuole incastrare, forse perchè già in passato aveva avuto dei problemi con la giustizia totalmente estinti, di conseguenza ha chiesto all’assassino vero di Mara Favro di uscire allo scoperto e di dire la verità. Luca Milione racconta che molte persone lo accusano per pregiudizi, dicendo che avrebbe messo Mara Favro nel forno della pizzeria o che l’avrebbe fatta sparire facendola a pezzi, ovviamente accuse totalmente infondate. La sensazione è che questa vicenda sia solo all’inizio e molto deve essere ancora scoperto, a cominciare dal capire cosa sia successo quella maledetta notte di un anno fa.
