Riforma pensioni 2025, le parole di Santo Biondo (Uil) e Carmelo Barbagallo (Uilp) rivolte al Governo Meloni
RIFORMA PENSIONI 2025, LE PAROLE DI BIONDO
Dopo la Cisl, anche la Uil torna a chiedere al Governo di riaprire il confronto sulle pensioni che non è stato più convocato. Il Segretario confederale Santo Biondo evidenzia la necessità di un intervento che vada oltre la sterilizzazione dell’aumento dei requisiti pensionistici a partire dal 2027 e che preveda anche un potenziamento delle politiche attive del lavoro per far sì che vi siano sempre meno carriere discontinue, di modo che i lavoratori di oggi non abbiano un domani pesanti buchi contributivi che inciderebbero sull’importo della loro pensione, oltre che sulla loro anzianità contributiva. Restando in casa Uil, vanno registrate anche le parole del Segretario generale della Uil Pensionati Carmelo Barbagallo.
RIFORMA PENSIONI 2025, LE DICHIARAZIONI DI DURIGON
L’ex numero uno della Uil chiede infatti che vi sia un confronto con l’Esecutivo per tutelare il potere d’acquisto delle pensioni, visto che ancora oggi quelle superiori a 4 volte il minimo non godono della rivalutazione al 100% rispetto all’inflazione. Intanto partecipando all’evento “Generali Partner del Paese”, il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon ha ricordato l’importanza di rafforzare la previdenza complementare. L’Ente previdenziale dei medici e degli odontoiatri, invece, ha deciso di varare un riscatto agevolato della laurea fino a sei anni per i propri iscritti. Ogni anno riscattato costerà poco meno di 7.850 euro e l’importo versato potrà essere fiscalmente dedotto, consentendo così di avere un “rimborso” fino al 47%.
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