Invitalia ha confermato la possibilità di poter gestire gli incentivi sulle rinnovabili per il 2025 e PMI già da oggi, venerdì 4 aprile.
A partire da oggi venerdì 4 aprile, Invitalia ha dato il via alla possibilità di accedere la sistema per gestire gli incentivi rinnovabili che nel 2025 verranno garantiti alle aziende che operano nel totale rispetto per l’ambiente. Nello specifico per quelle ditte che producono energia con l’ausilio di minieolici e impianti fotovoltaici.
Le regole e i requisiti da rispettare per usufruire degli incentivi sono ben specifici. Sono escluse le PMI che lavorano fuori dall’Italia oppure che nonostante si trovino nel nostro Bel Paese operano attivamente nel settore dell’acquacoltura, della pesca e nel carbonifero.
Come funzionano gli incentivi rinnovabili 2025 per le PMI
Le PMI possono godere degli incentivi rinnovabili 2025 e beneficiare dell’incentivo a patto che producano, oppure mettono in stoccaggio o in accumulo con sistemi ad HOC, o ancora auto consumare o produrre l’energia detta appunto “rinnovabile”.
Al fine di presentare e superare – almeno in parte – il problema delle rinnovabili le PMI possono far richiesta fino al 17 giugno di quest’anno. La data è slittata rispetto ai termini precedentemente pattuiti e comunicati.
Il contributo è previsto a partire da 30.000€ ed entro massimo un milione di euro. La percentuale destinabile sotto forma di aiuto è proporzionata alla dimensione dell’azienda, variando dal 30% per le medie aziende fino al 50% a copertura dell’audit energetico.
Gran parte dei contributi – il 40% – sono fissati alle PMI del Sud Italia, prevalentemente in Regioni quali Sicilia, Campania, Abruzzo, Sardegna, Puglia, Molise, Calabria e Basilicata.
Gli investimenti ammessi nell’incentivo
Affinché gli incentivi rinnovabili siano considerati validi e attribuiti in questo 2025, le aziende non solo devono rispettare il DNSH, attestando l’impossibilità di arrecare danni all’ambiente, ma devono prendere in considerazione quali sono i costi ammessi nel bonus.
Tra i programmi ammessi rientrano nell’installazione di minieolici, purché presenti in alcune unità già esistenti, o il montaggio di impianti di fotovoltaico oppure l’attivazione del servizio.
Occorre prestare attenzione alla data entro la quale completare i lavori. Dal momento in cui vengono concessi i benefit fiscali, l’azienda ha a disposizione 18 mesi di tempo per poter finalizzare l’attività.
Quanto ai due programmi di investimento essi non possono essere finalizzati entrambi allo stesso modo, ad eccezione dell’installazione di impianti di accumulo. Infine, la domanda telematica va trasmessa esclusivamente tramite il portale di Invitalia.
