Minorenni sempre più violenti ed estremisti, il capo dell'Antiterrorismo: " Troppa propaganda sul web, spinge ragazzini a commettere reati"
Minorenni sempre più estremisti, eversivi e violenti, un fenomeno che costituisce una vera e propria emergenza affrontata quotidianamente dalle Forze dell’Ordine di cui ha parlato anche Lucio Pifferi, il direttore del Comitato Analisi Strategica Antiterrorismo che intervistato dal quotidiano La Verità ha evidenziato le principali problematiche che coinvolgono giovani sotto i 18 anni attratti troppo spesso dalle ideologie suprematiste dilaganti sul web.
“I ragazzi scoprono la violenza online, soprattutto sulle piattaforme di gaming, nelle quali imperversano gli ideali jihadisti, ma anche quelli di odio razziale, etnico, religioso e di estrema destra“.
Tutti reati che negli ultimi anni sono stati commessi per un terzo del totale da minori, e come sottolinea Pifferi, “Sono ragazzini che non sempre provengono da situazioni di disagio familiare“. “Quello che li accomuna è l’attrazione per le immagini truci e “gore”, ma anche l’interesse per la guerra e le armi come prolungamento di un videogioco che prosegue anche nella vita reale“, dice, affermando anche che è per questo motivo che le chat sono diventate terreno fertile di propaganda, e non solo nell’ambito dei videogame, anche in quelle dove si commentano le partite.
Lucio Pifferi: “MInorenni sempre più attratti dalla violenza e coinvolti in reati legati al terrorismo e all’odio razziale”
Lucio Pifferi, capo dell’Antiterrorismo della Polizia di Stato, ha evidenziato come la problematica della violenza tra i minorenni sia strettamente correlata ai contenuti ai quali ogni giorno i ragazzi vengono esposti sulle piattaforme web e nelle chat. Luoghi virtuali nei quali le nuove generazioni riescono a comunicare anche in modo non verbale, ad esempio attraverso video e meme che spesso promuovono ideali suprematisti e messaggi di odio.
I casi di cronaca confermano che sempre più giovani sotto i 18 anni risultano coinvolti nelle indagini per questo tipo di crimini in tutto il mondo, specialmente quelli legati al razzismo e al jihadismo passando anche per l’antisemitismo che è in fase di grande espansione dopo l’inizio della guerra in Medio Oriente e che unisce anche opposte correnti estreme.
Le statistiche mostrano un preoccupante aumento dei reati commessi da minori, non solo legati al terrorismo, ma anche omicidi, abusi sessuali, lesioni e rapine già a partire dai 15 anni. Purtroppo, come afferma Pifferi, è difficile per i genitori intercettare i messaggi pericolosi perchè non hanno gli strumenti per il controllo e spesso si nascondono dietro canali di intrattenimento che sembrano innocui.
