Uk, ministri laburisti contro la decisione della Corte sulle persone trans, discussione in chat per cambiare le regole stabilite sull'uso di bagni pubblici
Uk, dopo la sentenza della Corte Suprema, che ha stabilito che per legge le persone trans devono essere considerate in base al loro sesso biologico d’origine e non dal genere nel quale si identificano, è scontro al governo per l’applicazione delle regole, specialmente per le linee guida che gli enti pubblici dovranno seguire. Il quotidiano Daily Mail ha pubblicato una serie di messaggi che i ministri laburisti si sono scambiati nella chat comune di Whatsapp, nella quale stanno discutendo in merito allo studio di un piano che stabilirà un codice di condotta comune, in particolare sull’utilizzo dei bagni e spogliatoi, ma anche sulla partecipazione delle donne trans agli sport femminili.
Secondo quanto riportato dal giornale, ci sarebbe in programma un incontro, dopo le festività pasquali, per tentare di affrontare le critiche che stanno arrivando da più fronti, non solo dalle associazioni per i diritti Lgbt, che stanno organizzando proteste pubbliche per accusare la baronessa Falkner, responsabile del dipartimento delle pari opportunità, di discriminazione nei confronti delle persone trans, dopo che la stessa aveva commentato in modo favorevole la sentenza.
Uk, ministri laburisti contro la sentenza della Corte sui trans, la chat su Whatsapp: “Servono linee guida per evitare discriminazioni”
Uk, ministri laburisti furiosi contro la sentenza della Corte sulle persone trans, i messaggi scambiati nella chat Whatsapp pubblicati dal Daily Mail confermano che, nonostante le dichiarazioni pubbliche che si erano mostrate per la maggior parte positive in merito alle nuove regole da seguire, sarebbero in corso scontri sulle modalità di applicazione della legge. Soprattutto perchè, come ha dichiarato la parlamentare Dame Angela Eagle: “Ci potrebbero essere risvolti negativi dati dalle reazioni eccessive degli enti pubblici, che già da stanno imponendo la discriminazione degli uomini trans, in sede di perquisizione della polizia, fatta da agenti maschi e non da personale femminile, come stabilito dall‘Equality Act“.
Lo stesso documento sulla parità è stato invocato anche da altri parlamentari, tra cui il ministro della cultura Chris Bryant, che ha sottolineato che: “La decisione della Corte va contestata, e servono precise regole prima che le scuole, gli ospedali e le associazioni sportive possano apportare modifiche impulsive e fare danni escludendo le persone transessuali, compresi gli insegnanti“.
